Le capesante sono un ingrediente principe della cucina di pesce. Hanno una duttilità fantastica perché possono essere una portata semplicissima, oppure diventare la componente segreta di piatti elaboratissimi. Su come si possono mangiare le capesante si potrebbero scrivere libri interi, perché questo mollusco bivalve, elegante e saporito, è davvero una miniera inesauribile di risorse e di idee per la cucina. Intero, frullato, gratinato, porzionato, le capesante si possono mangiare in mille modi diversi, anche utilizzandone solo delle parti: un esempio è il corallo, che può diventare l’ingrediente particolare di un piatto di spaghetti molto raffinato. 

Spunti golosi: come si possono mangiare le capesante

I molluschi sono fantastici in cucina. Riescono a offrirci degli spunti eccezionali per creare ogni tipo di piatto, dagli antipasti, ai primi fino ai secondi. Riescono a restituirci l’essenza sapida del sapore di mare semplicemente offrendoci dei piccoli bocconi o presentandosi uniti in un sugo delizioso. Se parliamo di molluschi pensiamo subito alle capesante: come si possono mangiare queste principesse dei mari? Attraverso alcune ricette andiamo a scoprire come possiamo portarle in tavola offrendo un piatto raffinato e prelibato. 

Per prima cosa, come doveroso facciamo chiarezza: le capesante, il cui nome scientifico è Pecten jacobaeus, sono anche chiamate pettine di mare, ventaglio o conchiglie di San Giacomo, nome che in Francia è diffusissimo. Prima di scoprire come ci possono mangiare le capesante è però d’obbligo ricordare una regola precisa: questi molluschi pretendono una cottura veloce, pochi minuti, altrimenti diventano gommose. La terza accortezza è un suggerimento nella scelta: se le prendete fresche assicuratevi che siano ben chiuse perchè significa che sono ancora vive. Una volta aperte la polpa deve essere bella bianca, soda e carnosa mentre un po’ più morbido ma di un colore acceso il corallo, ovvero la parte arancione. 

Prima la pulizia e poi la cottura

La pulizia è un momento fondamentale di qualsiasi preparazione in cucina. Così, prima di scoprire come si possono mangiare le capesante, impariamo a pulirle: se sono ancora chiuse, sotto l’acqua corrente, raschiate il guscio con una spazzola. Poi, aiutandovi con un coltello apritele, eliminate muscolo e corallo dalla membrana. Vanno tolte anche le parti più scure. Usando un cucchiaio staccate il frutto intero dalla valva e mettetelo in acqua fredda per poi asciugarlo e tamponarlo con carta assorbente. 

Gratinatura: ecco come mangiare le capesante

Le conchiglie di San Giacomo sono conosciute ed apprezzate fin dall’antichità e il loro utilizzo in cucina è davvero ampio. Ma nell’immaginario collettivo una preparazione sovrasta le altre: le capesante gratinate al forno. Si tratta di una preparazione abbastanza semplice e di un grande piatto della tradizione natalizia, che però può essere degustato in ogni momento dell’anno.

Per scoprire come si possono mangiare le capesante gratinate partite sempre dalla pulizia operando come abbiamo descritto. Una volta pronte, le capesante vanno rimesse nella loro conchiglia e poi ricoperte con un composto di mollica, prezzemolo, olio EVO, aglio e pepe che avrete già preparato a parte mixato. Quindi si mettono in forno a 200° per 15 minuti. Vanno consumate immediatamente, quindi occhio ai tempi del servizio. 

In padella o nel risotto: capesante protagoniste

Nella lista dei modi di come si possono mangiare le capesante ci sono altre due preparazioni ottime da riprodurre in casa: in padella e nel risotto. In padella le capesante sono veloci e semplici da realizzare partendo sempre dalla fondamentale pulizia. Una volta pronte si possono far saltare in padella con poco burro per pochi minuti: vanno scottate velocemente su ogni lato e servite subito magari su di un letto di verdura fresca. 

Il risotto con le capesante è una preparazione che restituisce grande soddisfazione: l’unica accortezza è cuocere distintamente molluschi e riso. 

Pulite le capesante, staccatele dal guscio e estraete il corallo: lo metterete nel soffritto assieme allo scalogno. Poi date avvio alla cottura del riso dopo l’immancabile tostatura. Quando mancheranno pochi minuti alla cottura del riso, rosolate in poco burro le capesante sfumando con del cognac o del brandy. Quindi una volta impiattato il risotto aggiungete ad ogni piatto le capesante e una leggera spolverata di prezzemolo fresco. 

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