Mentre tra social e tv continuano a girare le spaventose immagini dei bombardamenti russi su Odessa, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Twitter ha definito “un atto indegno” la distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione, assicurando:

L’Italia, dopo aver sostenuto Odessa per diventare patrimonio culturale dell’Unesco, sarà in prima linea per la ricostruzione della città.

Sdegno unanime alla distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. Tajani: “Saremo in prima linea per la ricostruzione della città”.

Nel frattempo, continuano i messaggi di sdegno per l’ultimo capitolo in ordine di tempo della guerra in Ucraina. Al termine dell’Angelus odierno, Papa Francesco ha lanciato un invito:

Continuiamo a pregare per la pace, in modo speciale per la cara Ucraina, che continua a subire morte e distruzione, come purtroppo è accaduto anche questa notte a Odessa.

Condanna unanime da parte del mondo politico. La capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato, Tatjana Rojc, ha detto:

È un barbaro attacco alla civiltà. La volontà distruttiva di Putin si scatena a Odessa contro le testimonianze della cultura e sembra cercare le vittime innocenti: sono delitti ingiustificabili con qualsiasi logica bellica.

Per il ministro della Cultura Sangiuliano: “L’attacco viola le convenzioni internazionali”.

Il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (Fd’I):

L’attacco alla Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa è barbarico, in violazione di tutte le convenzioni internazionali.

Di crimine parla anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano:

[L’attacco] viola le convenzioni internazionali, in particolare quella dell’Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato. Oggi assistiamo a un’escalation con la grave ferita inferta alla Cattedrale della Trasfigurazione.

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