Ricorre oggi la Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani indetta da Papa Francesco, che per quest’anno ha scelto il seguente tema: “Di generazione in generazione la sua misericordia“. La Giornata è volta a favorire l’incontro tra le generazioni, e in particolare tra nonni e nipoti, al fine di “custodire le radici e tramandarle”. Queste generazioni condividono molto più di quanto si possa pensare, tutte e due necessitano di amore, cura, sostegno, progetti di esistenza. Oggi il Pontefice celebrerà la messa nella Basilica di San Pietro, impartirà la Benedizione e l’indulgenza plenaria ai nonni, agli anziani e a tutti fedeli motivati da “spirito di penitenza e carità”.

Oggi la Terza Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, indetta da Papa Francesco

L’idea alla base di tale ricorrenza è quella di vedere gli anziani come tesori da valorizzare e tutelare, espressione della “ricchezza degli anni” e del tempo trascorso, un’eredità preziosa. Il modello a cui guardare è Maria che, coltivando e stringendo rapporti con gli anziani della famiglia, impara la sapienza, in uno scambio tra generazioni. Papa Francesco a rivolge così un appello agli anziani:

Oggi la Parola di Dio è un richiamo a vigilare perché nelle nostre vite e nelle nostre famiglie non emarginiamo i più anziani. Stiamo attenti che le nostre città affollate non diventino dei ‘concentrati di solitudine’; non succeda che la politica, chiamata a provvedere ai bisogni dei più fragili, si dimentichi proprio degli anziani, lasciando che il mercato li releghi a ‘scarti improduttivi’. 

I giovani e gli anziani devono mettere in comunione le proprie forze e conoscenze, per costruire un dialogo generazionale tra punti di vista ed esperienze differenti. In una società che invecchia sempre di più, appare sempre urgente ripensare le nostre città, per renderle “luoghi inclusivi e accoglienti per la vita degli anziani e, in generale, per la fragilità”. Il Pontefice, durante l’omelia della messa in San Pietro, ha paragonato le parabole di Gesù, storie semplici ma dal significato profondo, al linguaggio pieno di immagino usato dai nonni nei racconti per i nipoti: “così comunicano una sapienza importante per la vita“.

Nell’introdurre la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dall’1 al 6 agosto – quindi a breve distanza da quella dei Nonni e degli Anziani, a ulteriore riconferma del legame tra le due generazioni -, Papa Francesco ricorda che “Dio desidera, come ha fatto Maria con Elisabetta, che i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti”. I giovani devono prendersi cura dei nonni e aiutarli, mentre i giovani devono affiancare i nonni, “radici di cui i più giovani hanno bisogno per diventare adulti”, nel recupero della “capacità di sognare“.

Papa Francesco ha chiuso così.

La vecchiaia è un tempo benedetto”, è la stagione per riconciliarsi, per guardare con tenerezza alla luce che è avanzata nonostante le ombre, nella fiduciosa speranza che il grano buono seminato da Dio prevarrà sulla zizzania con cui il diavolo ha voluto infestarci il cuore. Abbiamo bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, perché la linfa di chi ha alle spalle una lunga esperienza di vita irrori i germogli di speranza di chi sta crescendo