Dopo l’ondata di caldo che ha costretto alla chiusura per alcune ore dell’Acropoli, gli incendi hanno attaccato la penisola ellenica. L’isola di Rodi ha visto svilupparsi un grande incendio che ha fatto fuggire migliaia di turisti, molti anche per mare.

L’incendio sull’isola di Rodi e la fuga dei turisti

Oggi l’isola di Rodi ha visto l’evacuazione di migliaia di turisti e abitanti del luogo verso la Grecia a causa di un grande incendio che si è sviluppato nel corso della giornata. Per il salvataggio delle persone sono state utilizzate anche barche private, che si sono unite alle navi della marina greca per salvare le persone sulle spiagge nell’est dell’isola.

Secondo la protezione civile e il Ministero della crisi climatica non ci sarebbero al momento feriti, mentre i vigili del fuoco si impegnano nel domare le fiamme con l’ausilio di cinque elicotteri. Molti turisti sono stati trasportati in zone sicure di Rodi, mentre tre alberghi della zona di Kiotari sarebbero stati danneggiati dalle fiamme.

Le persone evacuate sono per lo più turisti ma stessa sorte è toccato anche ad un convento di suore: le religiose sono state convinte a lasciare il loro luogo di culto per evitare che potessero essere coinvolte nell’incendio. Secondo Ert Tv, alcuni vigili del fuoco sarebbero rimasti lì bloccati. Il Ministero della crisi climatica ha consigliato le persone nei paesi di Lardos, Pylonas, Asklipios e Kiotari a dirigersi verso Gennadi, tutte città turistiche e molto affollate in questo periodo.

Le elevate temperature di questo periodo avevano portato la società pubblica che gestisce l’elettricità a sospendere i propri servizi per motivi legati alla sicurezza e per evitare che in caso di incendio la rete elettrica potesse essere una causa. L’operazione di spegnimento degli incendi è rallentata dai roghi, che ha bloccato alcuni accessi stradali.

Per il presidente della municipalità di Rodi, Teris Hatziioannou, entro la mattina di domenica 23 luglio gli sfollati saranno circa 30mila.