Tfr/Tfs sulle pensioni dei dipendenti Pa, sarebbe in dirittura d’arrivo un decreto per sbloccare i pagamenti dei Trattamenti di fine rapporto e servizio, senza dover attendere anni dall’uscita da lavoro. La buonuscita è stata oggetto di attenzioni da parte della Corte costituzionale che ha contestato i lunghi tempi di pagamento ai dipendenti pubblici che vanno in pensione con la vecchiaia. E, nel frattempo che si attende il versamento dell’Inps (due anni, ad esempio, per i docenti di scuola per avere la prima tranche di pagamento), l’importo viene eroso dall’alta inflazione di questi ultimi anni.
La sentenza della Corte costituzionale riguarda i dipendenti della Pubblica amministrazione che vadano in pensione di vecchiaia. L’uscita anticipata dal lavoro, invece, non giustificherebbe un’azione volta a ridurre i tempi di attesa del Tfr o Tfs per non incentivare la cessazione anzitempo del rapporto di lavoro. Per i dipendenti che escano dal lavoro con la pensione anticipata, l’attesa è maggiore perché il decorso dei termini di pagamento inizia alla maturazione dell’età necessaria per la pensione di vecchiaia.
Tfr/Tfs pensione dipendenti Pa, in arrivo decreto per sbloccare i pagamenti delle buonuscite: ecco le ipotesi
Si attende l’uscita di un nuovo provvedimento del governo guidato da Giorgia Meloni per il pagamento del Tfr/Tfs sulla pensione dei dipendenti della Pa, in grado di accelerare i pagamenti delle buonuscite. Il nuovo decreto sulle liquidazioni potrebbe arrivare già alla fine del prossimo mese di agosto. In ogni modo, i trattamenti di fine servizio o di fine rapporto sono stati oggetto della sentenza di un mese fa della Corte costituzionale che ha richiesto tempi più celeri per il versamento della liquidazione. La sentenza, in particolare, fa riferimento ai tempi di attesa del versamento per i dipendenti del pubblico impiego che vadano in pensione con la vecchiaia. I due anni di media per vedersi accreditata almeno la prima tranche di pagamento decorrono dai 67 anni di età.
A tal proposito, dai dati Inps si apprende che i pensionamenti della Pubblica amministrazione per ogni anno ammontano a 100-120mila. Di questi, ad esempio nel 2022, i pensionamenti anticipati sono stati 70mila, quelli di vecchiaia 27mila e tremila i pensionamenti di inabilità, gli unici per i quali la buonuscita arrivi entro i 105 giorni. I tempi per le altre pensioni sono più lunghi: secondo quanto prevede la legge 147 del 2013 il pagamento dei primi 50mila euro avviene nella prima tranche, altrimenti bisogna attendere più versamenti.
Anticipo Trattamento fine rapporto o servizio 2023, ecco le novità in arrivo per avere la liquidazione subito
Il nuovo provvedimento in arrivo sul Trattamento di fine rapporto o servizio dei dipendenti della Pubblica amministrazione prevede una novità sostanziale per accelerare il pagamento della buonuscita che farebbe leva sulla possibilità di richiedere un anticipo del Tfr/Tfs alle banche. In questo scenario, i relativi interessi sul versamento anticipato verrebbero pagati dallo Stato che, in alternativa, dovrebbe consentire ai pensionati della Pubblica amministrazione, di poter detrarre pienamente gli interessi pagati per l’anticipo.
Secondo quanto calcola l’Istituto di previdenza, sarebbero 13,9 i miliardi di euro che lo Stato dovrebbe accollarsi per il pagamento delle liquidazioni differite. Quella dell’anticipo tramite le banche è una strada che si sta facendo largo in tutte le ipotesi di anticipo del Tfr o Tfs. Infatti, dallo scorso febbraio i pensionati statali possono richiedere l’anticipo della liquidazione pagando un tasso di interesse pari all’1 per cento, rispetto al 3,8 per cento applicato mediamente dal sistema bancario.
Tuttavia, per la richiesta l’Inps richiede l’iscrizione del pensionato statale alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, previdenza alla quale i dipendenti della Pubblica amministrazione si disiscrivono nel momento del pensionamento per non pagare lo 0,15 per cento di contributo. Per questa ragione, molti ex dipendenti della Pubblica amministrazione non hanno potuto beneficiare dell’anticipo del Trattamento di fine rapporto o servizio.