In arrivo la Cassa integrazione a ore per il caldo che interesserà tutti i settori produttivi e tutte le imprese. L’annuncio arriva dalla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a conclusione di un vertice che ha visto la partecipazione anche di Inps, Inail, Inl, ministero della Salute e associazioni sindacali e datoriali. Il ministero del Lavoro ha pubblicato, inoltre, un documento sui rischi dei lavoratori per il lavoro a temperature alte. Nel documento viene affrontato il rischio per il caldo torrido, con indicazioni ai datori di lavoro e alle imprese di come ridurre infortuni e malesseri.

La Cassa integrazione sarà a ore, in sostituzione di quella giornaliera. Potrà essere calibrata sulle ore più calde della giornata nelle quali sarà prevista la sospensione dell’attività dei lavoratori.

Cassa integrazione a ore in arrivo per il caldo

In arrivo la Cassa integrazione a ore per il caldo. La novità arriva dal vertice che si è tenuto giovedì scorso, 20 luglio, per l’emergenza delle temperature torride tra Inps, Inail, Inl, ministero della Salute e associazioni sindacali e datoriali. La Cassa integrazione funzionerà solo per uno specifico numero di ore giornaliero di fermo dell’attività. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha preso in considerazione, infatti, la gestione delle ore di Cassa integrazione ordinaria a ore, con la possibile gestione da parte delle imprese e dei datori di lavoro nei momenti più caldi del giorno. Ad esempio, la Cassa integrazione potrebbe essere richiesta per le ore dalle 10:00 alle 17:00. È lo stesso ministero del Lavoro a suggerire questi orari.

La Cassa integrazione a ore per il caldo torrido riguarderebbe tutti i settori della produzione e tutte le tipologie di imprese. Il ministero del Lavoro ha dettato anche delle linee guida su come affrontare il caldo a lavoro, anche negli spazi al chiuso, nel documento che affronta i rischi dei lavoratori che siano esposti alle alte temperature. Si suggerisce l’utilizzo dell’aria condizionata, anche per i trattori le cui cabine siano esposte al caldo. Lo stesso vale anche per altri mezzi di lavoro soggetti al rischio delle alte temperature.

Cassa integrazione a ore caldo, cosa fare si si lavora al chiuso?

In linea generale, il documento del ministero del Lavoro detta, quindi, delle regole condivise per affrontare il caldo. Oltre all’aria condizionata negli uffici e negli ambienti al chiuso (e anche sui mezzi di lavoro come i trattori), nel documento si legge della necessità di adottare un copricapo a falda larga per i lavoratori impiegati all’aperto. A tal proposito, il documento ricorda che il cappello con la visiera non è da considerarsi valido perché non copre né la nuca, né il collo. Nei settori agricoli e in silvicoltura, deve essere vietato il lavoro dalle ore 10:00 alle ore 17:00. Per le imprese che possono adottarlo, si consiglia lo smart working.

Si tratta di linee guida che possono prevenire incidenti e malori sui luoghi di lavoro dovuti al gran caldo. Negli ambienti al chiuso, il ministero del Lavoro suggerisce interventi da adottare collettivamente, per poi passare a quelle individuali. Il dicastero di Via Veneto suggerisce di utilizzare indumenti contro le radiazioni UV. Tra le misure di tipo collettivo, inoltre, sono da adottare i processi per il rilascio di calore, l’uso delle barriere riflettenti, termo assorbenti e di schermatura del calore. Chi effettua il proprio lavoro su strada, dovrà avere delle cabine climatizzate. Ad esempio, oltre ai trattori di cui sopra, anche le gru, i caricatori e i tir.

Lavorare all’aperto con il caldo: indumenti, Dpi, copricapo, vestiti

Negli ambienti all’aperto, non potendo adottare alcune delle misure degli spazi indoor, dovranno essere adottate tutte le misure possibili per ridurre al minimo i rischi del calore, di malesseri e di infortuni. Il documento elaborato dal ministero del Lavoro consiglia di individuare in azienda un responsabile delle condizioni del meteo, che dia indicazioni sulle giornate più calde. Inoltre, i datori di lavoro dovranno ridurre le ore di esposizione dei lavoratori al caldo, prediligendo le ore di lavoro al mattino presto e alla sera. Infine, dovranno essere forniti i dispositivi individuali di protezione (Dpi) occorrenti, con copricapo a falda larga e vestiti traspiranti. Sono sconsigliati pantaloncini e maniche corte.