Alle prime ore dell’alba di oggi, altri tre uomini sono finiti in manette, sospettati di essere collegati agli avvenimenti riguardanti la sparatoria Seregno in via Wagner, avvenuta alle 11.15 dell’11 luglio 2023. Questa mattina così è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso mercoledì dall’Ufficio del Gip del Tribunale di Monza su richiesta dalla locale Procura della Repubblica. Vediamo di chi si tratta e cosa è successo.
Sparatoria Seregno via Wagner, ultime notizie: cos’è successo oggi
Ad essere fermati e arrestati oggi, sabato 22 luglio 2023, sono stati tre soggetti appartenenti alla stessa famiglia. Si tratta infatti di un padre di 56 anni e dei suoi due figli rispettivamente di 29 e 31 anni. Questi sono indagati al momento per tentato omicidio e porto illegale di armi da sparo in luoghi pubblici.
L’uomo e i suoi figli sono stati arrestati in Calabria. In particolare, le operazioni si sono svolte all’alba di questa mattina a Catanzaro e a Laureana di Borrello, Comune in provincia di Reggio Calabria. Di fondamentale importanza è stato il supporto dato ai carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza da parte dei reparti dell’Arma territoriale di Catanzaro e di Reggio Calabria.
Le abitazioni dei tre soggetti finiti in manette (il padre e i suoi due figli) sono state perquisite dai militari. A prendere parte alle operazioni che si sono svolte questa mattina sono state anche le unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivi e stupefacenti.
La misura di oggi arriva dopo i gravissimi fatti che si sono verificati a Seregno, località in provincia di Monza, lo scorso 11 luglio. Erano le 11.15 quando, lungo via Wagner, due gruppi armati hanno avuto uno scontro a fuoco. Il primo gruppo era a bordo di un furgone Iveco Daily 35. Il secondo di una Fiat Punto.
Il cruento scontro e andato avanti per circa 400 metri di strada urbana. Dalle pistole delle persone a bordo di due mezzi sono stati sparati ben 14 colpi. Nelle vicinanze si trovava e si trova tuttora un oratorio e la strada è molto frequentata. Al termine della sparatoria, il furgone era riuscito a scappare mentre la Fiat Punto era andata a sbattere su contro il marciapiede.
Cosa sappiamo sugli arrestati
A bordo della macchina si trovavano due fratelli di origini calabresi, di 29 e 31 anni e il padre di 59. Tutti e tre risultavano essere commercianti di auto usate. Mentre i figli erano rimasti illesi dallo scontro armato, il padre aveva riportato ferite alla schiena. Presto c’era stata la corsa all’ospedale di Desio. L’uomo però non risultava essere in pericolo di vita.
Qui il 59enne era stato sottoposto ad un’operazione. I chirurghi e i medici gli avevano estratto le ogive dei proiettili. Dopo 5 giorni di degenza, il 16 luglio, l’uomo era uscito dall’ospedale sotto dimissioni e con diverse raccomandazioni mediche.
Il giorno della sparatoria i carabinieri della Compagnia di Seregno e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, sotto il coordinamento della Procura di Monza, avevano subito avviato un’indagine. Importanti erano state le immagini acquisite dalle videocamere di sorveglianza e le attività di pedinamento e osservazione.
A queste si erano aggiunte anche le intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché le accurate analisi sulla scena del crimine. Via Wagner era stata chiusa al traffico e analizzata a cima a fondo per capire che cosa fosse successo quel giorno, nel pieno della mattinata.
Sparatoria Seregno via Wagner: coinvolte due famiglie
I militari erano riusciti poi ad identificare i due a bordo del furgone Iveco Daily 35. Si trattava di due fratelli, anch’essi di origini calabresi. Hanno 28 e 48 anni risultano essere commercianti di materiali ferrosi. Uno ha precedenti penali. I due erano stati arrestati già nel pomeriggio del 13 luglio 2023 mentre si trovavano in un’abitazione a Cesano Maderno, località non lontana da Seregno, sempre in Monza-Brianza.
Sembra che i fratelli fossero già pronti per intraprendere la fuga. Lì infatti i carabinieri avevano trovato un’automobile con il pieno di carburante e pronta a partire. I militari però sono riusciti a impedire ciò e li hanno bloccati e arrestati.
Per quanto riguarda infine i soggetti fermati oggi, sembra che siano stati loro a far partire il conflitto a fuoco. Alla luce dei fatti e dei vari indizi contro di loro, anche questi tre uomini sono stati dunque fermati. Ora dovranno rispondere alle accuse.