A metà luglio 2023, con i siti di stoccaggio del gas riempiti al livello record di circa l’ottantacinque percento, l’Italia è una tra le nazioni in Europa con maggiori riserve energetiche; necessarie per affrontare i mesi invernali.

A comunicarlo è STOGIT, la divisione di SNAM che si occupa della gestione dei siti di stoccaggio del gas in Italia.

Complici sia le politiche di approvvigionamento energetico, messe in campo durante i mesi estivi del 2022, necessarie per garantire sufficienti livelli di gas nei siti di stoccaggio; per compensare la riduzione dei flussi provenienti dalla Russia. Sia un inverno 2022/2023 con temperature sopra la media stagionale, hanno permesso una notevole riduzione del consumo di gas.

Il risultato ottenuto è stato che già a marzo del 2023, il livello di gas presente nei siti di stoccaggio, era ben sopra il trend degli anni passati.

Per l’Italia poter avere elevate quantità di gas, depositato nei siti di stoccaggio, significa poter garantire idonei livelli di sicurezza energetica durante i mesi più freddi dell’anno; utilizzando i siti di stoccaggio per compensare la riduzione del flusso di gas proveniente dalla Russia.

Gas e stoccaggi, lo scenario in Italia:

In Italia la capacità totale dei siti di stoccaggio del gas, gestita da STOGIT, si attesta a circa diciassette miliardi di metri cubi.

Della capacità totale, una quota pari a 4,5 miliardi di metri cubi corrisponde alla riserva strategica nazionale.

I restanti 12,5 miliardi di metri cubi corrispondono alla quantità utile di gas per compensare, durante i mesi più freddi e con maggior richiesta, la riduzione del flusso di gas; provenienti dai paesi esportatori.

La riserva strategica, stimata pari a 4,5 miliardi di metri cubi di gas, costituisce un vero e proprio fondo energetico per le emergenze. Scenario plausibile qualora i flussi importati di gas subirebbe una tale diminuzione, da non essere più in grado di soddisfare la richiesta energetica nazionale.

Inoltre, il gas stoccato nella riserva strategica in particolari scenari, potrebbe essere reso disponibile solo per utenze particolarmente sensibili.

I restanti 12,5 miliardi di metri cubi di gas, che possono essere immagazzinati nei siti di stoccaggio, possono essere utilizzati per compensare la richiesta energetica durante il periodo invernale.

In sintesi, la capacità di stoccaggio del gas in Italia è pari a:

  • 17 miliardi di m3 (capacità totale dei siti di stoccaggio di gas)

Di cui:

  • 4,5 miliardi di m3    Riserva strategica
  • 12,5 miliardi di m3   Utili per compensare i cali di fornitura

Stoccaggi di gas, fondamentali per bilanciare domanda e offerta di gas:

Durante i mesi più freddi dell’anno, con scenari climatici caratterizzati da temperature particolarmente rigide e l’utilizzo massiccio degli impianti termici per il riscaldamento, il consumo di gas a livello nazionale subisce un notevole aumento; a volte tale da superare il flusso di gas importato dai paesi produttori.

In uno scenario simile il gas, presente nei siti di stoccaggio, può essere utilizzato per compensare l’aumento della domanda a livello nazionale.

Ovviamente i siti di stoccaggio, attraverso la quantità di gas stoccato per compensare i cali di fornitura, possono solo bilanciare e non certo sostituire completamente le forniture provenienti dai paesi produttori; in condizioni in cui la domanda supera l’offerta.

Inoltre la portata volumetrica che i siti di stoccaggio sono in grado d’immettere nella rete di distribuzione, diminuisce al diminuire della quantità di gas immagazzinata nei siti di stoccaggio. Ciò avviene per ragioni dovute ai valori di pressione d’esercizio dei siti di stoccaggio che, ovviamente, diminuisce al diminuire della quantità di gas stoccata.

Per l’Italia, molto dipendente fino al 2022 dai flussi energetici di gas importati dalla Russia, elevati quantitativi di gas presenti nei siti di stoccaggio significa poter compensare la riduzione del gas importato da Mosca.

Luglio 2023, record per gli stoccaggi di gas in Italia:

Secondo i dati forniti da STOGIT, la divisione di SNAM che gestisce gli stoccaggi di gas in Italia, a metà luglio 2023 la quantità di gas immagazzinata nei siti di stoccaggio nazionali, è pari all’ottantacinque percento della loro capienza massima.

Con una capacità di stoccaggio totale stimata pari a circa diciassette miliardi di metri cubi di gas, a un livello immagazzinato pari all’ottantacinque percento della capienza massima, corrispondono circa quattordici miliardi di metri cubi di gas.

Dei quattordici miliardi di metri cubi fin ora stoccati, una quota pari a 4,5 miliardi di metri cubi costituisce la riserva strategica. Mentre, i restanti 9,5 miliardi di metri cubi corrispondono alla quantità di gas utile per compensare i picchi di richiesta energetica.

In sintesi:

  • 14 miliardi di m3 (gas immagazzinato nei siti di stoccaggio.)

Di cui:

  • 4,5 miliardi di m3 Riserva strategica
  • 9,5 miliardi di m3 Utili per compensare i cali di fornitura.

Una quantità simile di gas, fin ora stoccato e con la possibilità di essere ulteriormente incrementata di ulteriori tre miliardi di metri cubi per riempire al cento percento i siti di stoccaggio, rende l’Italia una delle nazioni europee con maggiori quantità di gas stoccato per affrontare l’inverno 2023/2024.

Gianni Truini