“Putin una nullità“: è stato arrestato “per estremismo” il nazionalista Igor Girkin, ex comandante in Donbass e blogger di successo con quasi 900mila lettori. Igor Girkin, noto anche come Strelkov, è stato uno dei ferventi sostenitori dell’invasione dell’Ucraina ma anche uno dei critici più accesi del governo russo, soprattutto nei confronti di Vladimir Putin. L’ex comandante dei separatisti del Donbass è stato accusato di “estremismo” e arrestato, in un possibile segnale del Cremlino che potrebbe intensificare le azioni contro chiunque osi criticare il presidente e il suo esercito, compresi i nazionalisti favorevoli alla guerra.
Arrestato per estremismo Igor Girkin, il blogger nazionalista che aveva sfidato Putin
Girkin, 52 anni, ha avuto un passato come ufficiale dei servizi segreti di Mosca ed è stato un alleato fedele del regime di Putin. Nel 2014, ha giocato un ruolo chiave nell’invasione della Crimea e poi è diventato uno dei leader dei separatisti del Sud-Est ucraino, sospettato di gravi crimini, inclusi ordini di esecuzioni extragiudiziali nel Donbass. Un tribunale olandese lo ha anche condannato in contumacia per l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines, che causò la morte di 298 persone.
Tuttavia, i rapporti con le autorità russe si sono guastati quando Girkin è diventato un popolare blogger critico nei confronti di Putin e dell’esercito russo. La sua presa di posizione si è intensificata, e tre giorni prima del suo arresto, aveva attaccato Putin augurandosi che non si candidasse alle prossime presidenziali, definendo il presidente russo “una nullità che è riuscita a gettare polvere negli occhi a buona parte della popolazione.”
Le motivazioni che hanno portato all’arresto di Girkin
L’arresto di Girkin è stato visto da molti come una risposta alle critiche di Putin e dell’esercito russo da parte di un noto blogger militare e patriota. Gli esperti ritengono che il governo russo voglia inviare un chiaro messaggio di avvertimento ad altri dissidenti, per frenare le critiche pubbliche al regime di Putin. Il ministero della Difesa britannico ha osservato che il “tabù contro le critiche aperte al regime di Putin si è notevolmente indebolito.”
Girkin è comparso di fronte ai giudici per un’udienza preliminare, ed è stato accusato di “esortazioni pubbliche ad attività estremiste” sui social media. I suoi sostenitori credono che il suo arresto danneggi la fiducia della popolazione russa nelle agenzie di sicurezza e lo considerano parte di una lotta disonesta contro chi critica la conduzione della guerra.
In conclusione, l’arresto di Igor Girkin, un nazionalista russo noto per le sue critiche contro Putin e l’esercito russo, solleva dubbi sulla libertà di espressione in Russia e riflette un indebolimento del tabù contro le critiche aperte al regime di Putin. L’arresto potrebbe avere un impatto significativo sulla stabilità del Paese e aumentare la tensione all’interno della comunità dei blogger militari e dei patrioti arrabbiati. L’atteggiamento repressivo del governo potrebbe incoraggiare una crescente sfiducia nelle agenzie di sicurezza e creare ulteriori divisioni nella società russa. Altro colpo che deve incassare l’esecutivo centrale di Mosca, con Putin che monitora attentamente ogni questione sul suo tavolo.