La statua di Montanelli a Milano, situata nei giardini pubblici di Porta Venezia, questa mattina è stata protagonista di un blitz da parte degli ambientalisti del gruppo Extinction Rebellion. Gli attivisti oggi, sabato 22 luglio 2023, hanno avvolto lo storico monumento con un nastro giallo e nero. Vediamo dunque che cosa è successo e qual è stata la motivazione dietro a questo gesto.
Statua Montanelli Milano: oggi il blitz ambientalista
Non è la prima volta che Extinction Rebellion lancia forti segnali nella città di Milano per sensibilizzare la popolazione a proposito delle tragiche conseguenze dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Quello di oggi non è nient’altro che uno dei tanti modi che il gruppo ambientalista – operante non solo nel capoluogo lombardo, ma anche in tante altre aree d’Italia e del mondo – usa per mandare un messaggio preciso ai cittadini. Ora più che mai, sostengono gli attivisti, è necessario fare qualcosa di veramente concreto per salvare il nostro pianeta.
Esperti del clima, professionisti, docenti, e scienziati hanno non molto tempo fa lanciato un allarme inerente proprio alla Pianura Padana. L’hanno definita “pericolosa per la salute umana”, in particolare per i soggetti più fragili come gli anziani, i bambini piccoli e per le persone affette da malattie patologie croniche.
Ed è proprio sulla base di queste dichiarazioni della comunità scientifica che i membri di Extinction Rebellion hanno deciso di compiere il blitz ambientalista nella mattinata di oggi, sabato 22 luglio 2023. Attorno alle ore 10.00 hanno preso un lunghissimo nastro nero e giallo e lo hanno messo attorno alla statua di Indro Montanelli situata nel noto e frequentatissimo parco di Porta Venezia a Milano.
Le dichiarazioni degli attivisti
A rendere pubblico questo gesto sono stati gli stessi ambientalisti di Extinction Rebellion, i quali hanno pubblicato sui loro canali social delle fotografie e delle immagini che li ritraggono proprio mentre compiono l’atto. Sia sul basamento della statua che lungo il muretto che le fa da cornice essi hanno incollato inoltre dei poster gialli con la scritta “Area pericolosa per la salute umana – Crisi climatica ed ecologica”.
Inoltre, non lontano dal monumento dedicato a Idro Montanelli hanno anche posto un segnale triangolare di pericolo con il seguente avvertimento rivolto ai cittadini milanesi di ogni età:
Nell’aria che stai respirando sono stati rilevati inquinanti oltre la soglia di sicurezza per la salute umana.
Ma non è finita qui. Il messaggio degli attivisti è accompagnato anche da numerosi dati riguardanti la bassa qualità dell’aria che gli esperti hanno registrato nell’area della Pianura Padana. In aggiunta ci sono anche dei numeri sulle morti premature di bambini e anziani. Morti provocate proprio da questa bassa qualità dell’aria.
Si tratta degli stessi poster che lo scorso giovedì, 20 luglio 2023, avevano invaso diversi parco giochi del capoluogo lombardo. Risale infatti a quel giorno l’ultimo blitz (prima di quello di oggi) del movimento che denuncia in Italia e nel mondo le gravi conseguenze del cambiamento climatico.
Perché proprio la statua di Montanelli?
La scelta del monumento da svolgere con il nastro giallo e nero è tutt’altro che casuale. In primo luogo, come abbiamo già detto, i militanti di Extinction Rebellion avevano come principale obiettivo quello di allarmare la popolazione riguardo alla situazione nella Pianura Padana. Per questo primo motivo dunque è stata scelta la città di Milano.
In secondo luogo, la figura di Idro Montanelli, secondo gli ambientalisti, è il simbolo di un passato basato sullo sfruttamento sia dei territori, sia delle persone, sia anche delle risorse. Sotto al post pubblicato sui social oggi dall’account di Extinction Rebellion si legge:
Indro Montanelli è il simbolo di un passato, ma anche di un presente, costruito sul mito della crescita infinita, dello sfruttamento di territori, persone e risorse. Per questo abbiamo scelto questo monumento, per denunciare la miopia del governo italiano e regionale rispetto alla crisi ecoclimatica e all’inquinamento atmosferico.