La febbre Dengue, nota anche come “febbre tropicale”, è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. Questa patologia è in rapida diffusione in molte regioni del mondo.

Secondo l’OMS, e come riportato da Reuters, il virus potrebbe raggiungere livelli record quest’anno in tutto il mondo, in parte a causa del riscaldamento globale.

Entriamo nei dettagli e vediamo i sintomi, le cause e le cure della Dengue.

Quali sono i sintomi della febbre Dengue?

Il tempo che intercorre tra la puntura della zanzara Aedes e la comparsa dei primi sintomi ( periodo di incubazione ) va da tre a 14 giorni. Nella maggior parte dei casi, l’infezione scoppia tra il 4° e il 7° giorno.

I sintomi sono aspecifici, spesso, e sono simili ad una normale influenza:

  • febbre anche fino a 40 gradi;
  • mal di testa;
  • dolori articolari e muscolari;
  • eruzione cutanea pruriginosa;
  • stanchezza;
  • nausea;
  • vomito;
  • linfonodi del collo ingrossati.

La febbre dengue è anche chiamata “febbre spezzaossa” a causa del forte dolore muscolare, anche se molte persone infette non mostrano alcun sintomo (soprattutto i bambini).

Nella maggior parte dei pazienti, la febbre dengue guarisce senza ulteriori conseguenze. In alcuni casi, però, possono esserci delle difficoltà. I medici distinguono due decorsi pericolosi della malattia.

Febbre dengue emorragica (DHF): c’è un brusco calo delle piastrine nel sangue ( trombocitopenia ) e si verificano sanguinamenti come emorragie delle dimensioni di una capocchia di spillo nella pelle o nelle muco se (petecchie), sanguinamento dal naso e dalle gengive e sanguinamento gastrointestinale (con vomito di sangue e feci sanguinolente).

Sindrome da shock dengue (DSS): il virus, in questo caso, provoca un calo della pressione sanguigna, il cuore non può più pompare abbastanza sangue. Di conseguenza, la frequenza cardiaca aumenta bruscamente. Tuttavia, gli organi vitali come il cervello e i reni non sono più adeguatamente alimentati.

I segni premonitori di tali gravi disturbi sono:

  • dolore addominale improvviso;
  • vomito ripetuto;
  • improvviso calo della temperatura corporea sotto i 36°C;
  • sanguinamento improvviso;
  • confusione, irrequietezza o sonnolenza;
  • improvviso calo della pressione sanguigna;
  • tachicardia.

Entrambe le condizioni sono potenzialmente pericolose per la vita e richiedono un trattamento ospedaliero. La cosa insidiosa è che di solito compaiono solo quando il paziente sta già meglio, spesso tra il terzo e il settimo giorno di malattia.

Quali sono le cause della febbre Dengue?

La febbre Dengue è trasmessa dalle zanzare tigri asiatiche. Il sud-est asiatico, l’America meridionale e centrale, parti del Pacifico come la Nuova Caledonia e le Hawaii, l’Africa e l’Australia sono particolarmente colpite.

A causa del riscaldamento globale, tuttavia, la zanzara tigre asiatica è ora diffusa anche nell’Europa meridionale e sta espandendo la sua area di insediamento. Negli ultimi anni, in Europa si sono verificate infezioni locali isolate di Dengue, come a Madeira, in Croazia, in Francia o in Spagna. Gli esperti temono che la zanzara si stia diffondendo anche nell’Europa continentale.

Secondo l’ISS, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 risultano in Italia 117 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero).

Come si cura la febbre Dengue?

Non esiste una terapia che curi la causa dell’infezione. Questo significa che bisogna limitarsi ad una cura solo sintomatica, che porti, cioè, ad alleviare i sintomi, ma non a combattere il virus stesso.

Il trattamento della febbre Dengue nella fase febbrile senza complicazioni non differisce in modo significativo da quello dell’influenza: è importante un’assunzione sufficiente di liquidi.

Si possono assumere anche antinfiammatori o antipertici per contrastare la febbre alta e il dolore.

Finché non ci sono complicazioni, il paziente non deve necessariamente andare in ospedale. Tuttavia, non appena ci sono segni di sanguinamento è necessario il trattamento ospedaliero.

Il rischio di complicanze è particolarmente elevato, paradossalmente, nella fase in cui la febbre si abbassa. Qualsiasi deterioramento della salute deve essere segnalato immediatamente al medico.

Esistono vaccini contro la febbre Dengue?

Due vaccini contro la Dengue sono attualmente approvati in Europa. In entrambi i casi si tratta di un cosiddetto vaccino vivo attenuato tetravalente. Includono agenti patogeni indeboliti che non possono più farti ammalare (patogeni attenuati).

Il vaccino non è approvato per i viaggiatori, ma solo per le persone che vivono in un’area endemica (ad esempio La Réunion, Guadalupa o Polinesia francese), che hanno un’età compresa tra i nove ei 45 anni e hanno già avuto un’infezione da Dengue confermata in laboratorio.

Se qualcuno che non ha mai avuto la Dengue, si sottopone al vaccino, corre il rischio di infettarsi con una forma di Dengue ancora più grave. Lo dimostrano gli studi.