Contributi INPS giornalisti: con la pubblicazione della circolare n. 4 del 27 giugno 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) ha comunicato che la scadenza relativa al versamento dei contributi minimi è fissata al 31 luglio 2023.
La suddetta circolare dell’Istituto, in particolare, che è stata redatta dal Servizio Entrate Contributive, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 3 del Regolamento INPGI e ai contributi che sono passati alla gestione dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS).
Contributi INPS giornalisti: pagamento entro il 31 luglio 2023, importi e modalità
In base a quanto abbiamo specificato durante il corso del precedente paragrafo, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha comunicato che:
“Il 31 luglio p.v. scade il termine previsto per il pagamento dei contributi minimi per l’anno 2023. Si ricorda che sono tenuti al versamento del contributo minimo annuale tutti i giornalisti iscritti all’INPGI (ex Gestione separata) che nel corso dell’anno 2023 abbiano svolto o abbiano in corso lo svolgimento di attività giornalistica in forma autonoma.”
L’art. 3 del Regolamento INPGI prevede la riduzione del contributo minimo di importo pari al 50% per quanto riguarda i giornalisti che sono iscritti presso l’Ordine professionale da almeno 5 anni a partire dalla data del 31 luglio 2018.
A tal proposito, inoltre, le disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 18, comma 11, del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011, convertito dalla legge n. 111 del 2011, prevedono che:
“Per gli iscritti che risultino già titolari di un trattamento pensionistico diretto, la contribuzione dovuta sia fissata ad una aliquota non inferiore al 50% di quella ordinaria.
Di conseguenza, per i giornalisti che alla data del 31 luglio 2023 risultino già pensionati il contributo soggettivo minimo dovuto sarà pari al 50% di quello ordinario.
Si precisa che l’eventuale titolarità di trattamenti pensionistici a favore dei superstiti (pensioni di reversibilità e/o indiretta) e gli assegni previsti a favore dei ciechi e degli invalidi civili non danno luogo alla riduzione del contributo minimo.”
Per quanto riguarda gli importi relativi ai contributi che sono dovuti per l’anno 2023, invece, ecco qui di seguito l’elenco completo delle somme dovute dai giornalisti:
- reddito minimo di riferimento:
- contributo minimo ordinario pari a 2.361,33 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale pari a 1.180,66 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto pari a 2.361,33 euro;
- contributo Soggettivo (12%):
- contributo minimo ordinario pari a 283,36 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale pari a 141,68 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto pari a 141,68 euro;
- contributo Integrativo (4%):
- contributo minimo ordinario pari a 94,45 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale pari a 47,23 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto pari a 94,45 euro;
- contributo di maternità:
- contributo minimo ordinario pari a 24,90 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale pari a 24,90 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto pari a 24,90 euro;
- totale contributo minimo 2023:
- contributo minimo ordinario pari a 402,71 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale pari a 213,81 euro;
- contributo minimo ridotto per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto pari a 261,03 euro.
Nello specifico, i contribuenti devono essere versati mediante l’utilizzo del modello F24 Accise, il qual dovrà essere compilato da parte dei giornalisti interessati nella sezione relativa ai propri dati anagrafici e al proprio codice fiscale, nonché l’indicazione dei seguenti codici:
Ente = P
Provincia = (lasciare vuoto)
Codice tributo = G001
Codice identificativo = 22222
Mese = 01
Anno di riferimento = 2023.