Accadde oggi, 23 luglio 2005: terrore a Sharm el-Sheikh. Una serie di attacchi terroristici suicidi sparse sangue nella famosa località turistica egiziana situata a sud della penisola del Sinai: 88 morti. In precedenza c’erano stati: il massacro di Luxor del 1997 in cui morirono 58 turisti e 4 egiziani; nell’ottobre del 2004, l’attentato di Taba che uccise 34 persone sempre nel Sinai, e nell’aprile del 2005 l’attacco a Il Cairo in cui persero la vita tre turisti.

Accadde oggi, 23 luglio 2005: terrore a Sharm el-Sheikh

La differenza con gli attacchi dell’ottobre 2004 è che questo attentato non apparve indirizzato in maniera particolare verso Israele; anche se per gli israeliani Sharm è una destinazione turistica molto gettonata da sempre. L’attacco a Sharm andò in scena durante la notte negli orari della “movida”. La prima bomba esplose alle 01:15 ora locale nel “Mercato Vecchio” di Sharm. Poco dopo, un’altra esplosione colpì l’hotel Ghazala Gardens a Naama Bay: agglomerato di alberghi di fronte alla spiaggia a circa 6 km dal centro della città. Le esplosioni molto potenti vennero avvertite anche a diversi chilometri di distanza.

Questi attentati sferrarono un duro colpo al turismo egiziano

Dopo gli attentati, l’affluenza dei turisti italiani a Sharm el-Sheikh praticamente si azzerò per oltre due mesi. A meno di un anno di distanza, il 26 aprile 2006, si registrò un nuovo attacco terroristico nella vicina Dahab che causò la morte di 18 persone: 6 turisti occidentali e 12 egiziani. Mentre per gli attacchi di Sharm el-Sheikh del 2005, il numero delle vittime fu di una novantina secondo alcune fonti; altre invece parlano di circa sessanta morti. Si contarono anche 150 feriti. Le esplosioni, prodotte da tre autobombe, trasformarono questo attacco terroristico in quello con più vittime nella storia dell’Egitto.

Le rivendicazioni degli attacchi di Sharm

L’assalto coincise con la ricorrenza del Giorno della rivoluzione che commemora lo spodestamento di re Faruq da parte di Nasser nel 1952. Un gruppo chiamato Brigate ‘Abd Allah ‘Azzam, che fanno riferimento all’ideologo militante islamico ʿAbd Allah al-ʿAzzam, fu il primo a rivendicare la responsabilità degli attentati. Su un sito internet, il gruppo dichiarò: “Dei santi guerrieri hanno colpito l’Hotel Ghazala Gardens e il Mercato Vecchio a Sharm el-Sheikh”. La rivendicazione legò il gruppo ad al Qaida. Ma non fu possibile verificare l’autenticità della dichiarazione. Altre rivendicazioni vennero fatte successivamente da altri due gruppi: il Gruppo Tawhid e Jihad in Egitto e i Sacri guerrieri egiziani.