Nato a Napoli l’11 luglio 1978, da padre napoletano e madre australiana, Massimiliano Rosolino è di diritto uno dei nuotatori italiani più forti di tutti i tempi. A parlare per lui sono i numeri: oro olimpico a Sydney 2000 e campione del mondo nel 2001 a Fukuoka sempre nei 200 misti, Max, come è soprannominato nell’ambiente, vanta nel suo palmares 4 medaglie olimpiche, 15 medaglie mondiali e 41 medaglie continentali, oltre a 41 titoli italiani, 32 argenti e 14 bronzi. Nella notte tra sabato e domenica, orario italiano, gli atleti azzurri inizieranno a scendere in acqua in vasca lunga. In esclusiva a Tag24, Massimiliano Rosolino ha svelato cosa si aspetta dai Mondiali di Fukuoka.
Mondiali di Fukuoka, Rosolino a Tag24
Dal 23 al 30 luglio sarà la volta del nuoto in vasca lunga ai mondiali di Fukuoka, dove la nazionale italiana cercherà ancora una volta di fare la voce grossa ed essere protagonista. 32 gli atleti convocati dal CT Cesare Butini, 19 uomini e 13 donne accumunati da un unico obiettivo: far divertire il pubblico e proseguire la striscia di risultati positivi del 2022, portando più in alto possibile i colori azzurri. Sguardo di ghiaccio e talento cristallino, uniti a una forte personalità e a una forza di volontà senza eguali, Massimiliano Rosolino si è sempre distinto per caparbietà e grinta, che lo hanno reso un personaggio polivalente dentro e fuori dalla vasca. Durante la sua carriera è riuscito a battere leggende del nuoto come l’olandese Peter van den Hogenband e a dare del filo da torcere anche all’immenso Ian Thorpe. Ora si dedica ai più giovani, ma in esclusiva a Tag24, Rosolino ha raccontato cosa dobbiamo aspettarci dai Mondiali di Fukuoka.
“Ci sono almeno otto persone su otto corsie diverse su cui bisogna puntare lo sguardo – ha detto Massimiliano –. Da Paltrinieri a Martenghi, c’è la Quadarella, la 4×100 stile libero, la mista. Insomma, ci sono tante persone forti e niente è scontato. Bisogna stare con gli occhi aperti e, credere nei nostri ragazzi. Senza dimenticare la Pilato, che ha avuto sì delle difficoltà, ma può fare bene. Ha iniziato molto presto ed è anche giusto che si prenda il suo tempo. Con questa gara – ha continuato Rosolino – dimostra che bisogna crederci e provarci sempre. Quest’anno ha fatto la maturità e il giorno dopo era in acqua per il Sette Colli. È chiaro che nella sua testa ci sia la paura di non farcela, ma lei ha dimostrato di essere più matura di questo. Ben venga che arrivi in Giappone con la voglia di giocarsela sia sui 50 che è sui 100, poi vedremo cosa succederà. L’anno più importante per quel che la riguarda sarà il prossimo, lei ha già vinto tantissimo. Alle prime Olimpiadi era stata beffata dalla mancanza di esperienza, vedremo nel futuro prossimo”.
La competizione
200 stile libero donne: O’Callaghan, Mcintosh, Titmus, due australiane e una canadese. Almeno sulla carta saranno loro a contendersi la vittoria. Forse al momento non c’è una favorita. Come si inserisce in questo l’Italia? Con il record di Federica Pellegrini (1’52”98) che resiste dal 2009.
“Loro tre in quest’anno hanno camminato parecchio, ma non credo siano da record. Sono giovani e hanno voglia di dettare legge – ha spiegato l’ex nuotatore – e la concorrenza tra l’una e l’altra non può che fargli bene. Duelli straordinari ci sono stati sempre anche nel passato. La cosa bella è che non fanno solo i 200 ma sono eclettiche, si mostrano e si mettono alla prova anche su altro. Federica? Sicuramente manca, ma si arriva a un certo punto della carriera in cui bisogna lasciare il passo agli altri. Ha fatto quindici anni di vittorie, una dopo l’altra, dimostrando alle nuove leve quanto sia importante la continuità. Essere bravo per qualche gara o per pochi anni serve a poco. Dietro a un’annata storta lei ha dimostrato che ce ne sono tante altre positive che ti aspettano”.
Capitan Paltrinieri
Paltrinieri trascinerà la squadra, come ha già fatto in acque libere. Ma oltre a “super Greg”, c’è grande attesa anche per la regina del mezzofondo europeo Simona Quadarella, e per alcuni dei talenti più cristallini del nuoto italiano, ormai diventati big di livello internazionale: Thomas Ceccon e Margherita Panziera nel dorso, Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato nella rana. Da non sottovalutare, però, anche gli outsider Sara Franceschi, Simone Cerasuolo e Alberto Razzetti, giusto per citarne alcuni, che nelle loro gare potrebbero far saltare il banco e regalarci qualche sorpresa.
“La staffetta in acqua libera chiude una settimana d’oro. È ovvio che la 10 km è una gara tecnicamente impegnativa e molto bella. È stata una grande battaglia, con gli atleti che ci saranno anche il prossimo anno alle Olimpiadi. Gregorio è straordinario, è un volano anche per gli altri. E tra l’altro tra poche ore sarà di nuovo in acqua per la 1500. Gara dopo gara dimostra di essere un atleta incredibile” ha concluso Rosolino.