Riforma bonus edilizi e superbonus, arriva la proposta del 70% e 100% con sconto in fattura e cessione dei crediti dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), da attuare mediante una rimodulazione delle attuali agevolazioni. Si tratterebbe di due aliquote che andrebbero ad avvantaggiare i soggetti incapienti, i lavori nei condomini per interi edifici e quelli per le unità unifamiliari. Per la parte non finanziata dai bonus edilizi (il 30 per cento), si procedere con prestiti garantiti dallo Stato. Il costo stimato dall’Ance per questa tipologia di riforma sarebbe di circa 20 miliardi all’anno.

Tuttavia, il 70% di bonus andrebbe a vantaggio di tutti i contribuenti e il 100% solo ai soggetti incapienti, con quozienti reddituali entro i 15.000 euro, come avviene oggi per il superbonus 90%. La riforma dei bonus edilizi si inquadrerebbe nell’ambito del rinnovo del patrimonio edilizio così come richiesto dalla direttiva Case green, ad oggi nella fase di trilogo del processo di approvazione nelle istituzioni europee.

Riforma bonus edilizi e superbonus, arriva la proposta del 70% e 100% con sconto e cessione crediti

L’Ance ha proposto una riforma dei bonus edilizi e del superbonus mediante l’istituzione di due sole aliquote, il 70% per tutti i contribuenti e il 100% per i soggetti incapienti. Gli incentivi andrebbero a finanziare gli interventi di riqualificazione, sia dal punto di vista sismico che energetico. I lavori potrebbero essere indirizzati a interi edifici e condomini, come alle villette e alle unità indipendenti. Nel caso dei condomini, i bonus assicurerebbero l’avvio di cantieri che, altrimenti, non partirebbero per la presenza di unità abitative non interessate agli interventi di riqualificazione.

È questo uno degli obiettivi del riordino delle agevolazioni edilizie studiate dall’Ance nella proposta: quello di riavviare i cantieri anche grazie al rilancio di sconto in fattura e della cessione dei crediti, indispensabili affinché i cittadini siano incentivati a riqualificare i propri immobili.

Riforma bonus edilizi superbonus, chi può utilizzare le nuove agevolazioni e a quali condizioni?

Il volume degli interventi atteso dall’Ance con i nuovi bonus edilizi è elevato. Con l’entrata in vigore della direttiva Case green, si dovranno raggiungere due classi energetiche, la “E” entro il 2030 e la “D” entro il 2033. Questo risultato dovrà essere raggiunto dal 15% del patrimonio immobiliare delle abitazioni che consumano più energia, ovvero le costruzioni che si trovano nella peggiore delle classi energetiche, la “G”. L’Ance propone il miglioramento di almeno una classe per i lavori di riduzione del rischio sismico, e di quattro classi per la riqualificazione energetica, rispetto alle attuali due del superbonus.

Per raggiungere questi obiettivi, i contribuenti avrebbero il 70% di bonus o il 100% per chi ha un quoziente reddituale entro i 15.000 euro. Nel caso in cui si utilizzi la detrazione fiscale per rientrare delle spese, il numero degli anni di valenza dei bonus può essere lungo, anche per dieci o quindici anni. In questo modo, si abbasserebbe la quota della detrazione annuale e potrebbero beneficiare dei bonus anche le famiglie che non abbiano basi imponibili elevate ai fini della tassazione.

Ma si tornerebbe anche al sistema della cessione dei crediti d’imposta o dello sconto in fattura. Per i lavori nelle villette e unità immobiliari indipendenti, sarebbe necessario il requisito dell’abitazione principale per ottenere il bonus.

Come ristrutturare casa in vista della direttiva Case green?

Infine, per le quote non coperte dai bonus edilizi (il 30% di differenza tra le due aliquote), si dovrebbe procedere con mutui agevolati e “verdi”, a condizioni di vantaggio per la garanzia statale. In tutto, gli edifici da riqualificare in vista dell’obiettivo del 15% delle abitazioni da far arrivare alla classe “D”, sono 1,8 milioni. La proposta fa anche una stima di spesa: lo Stato dovrebbe investire 20 miliardi di euro all’anno, 17 miliardi per il 70% e 3 miliardi per il 100%. In base ai nuovi obiettivi, ecco come cambia il sistema dei bonus edilizi in Italia.