Perché si chiama maglia a pois al Tour de France e quanto guadagna chi la indossa. La storica e simbolica maglia del giro francese, simbolo del migliore scalatore.

maglia a pois Tour de France

Dopo la maglia gialla, tra i simboli del Tour de France, c’è la maglia a pois, in questa edizione indossata dal nostro connazionale Giulio Ciccone. Se il giallo è la maglia del ciclista che guida la classifica generale, la maglia a pois è per il miglior scalatore delle montagne. La maglia non è però nata con la prima edizione del Tour de France, nel 1903, nata invece oltre settant’anni dopo nel 1975.
Nonostante la maglia sia arrivata dopo, una classifica dei scalatori della montagna fu inserita per la prima volta già nel 1933. Il primo a vincerla lo spagnolo Vicente Trueba. Da allora il direttore della corsa francese, Henri Desgrange, decise che il migliore scalatore dovesse ricevere un premio di riconoscimento.

La storia della maglia

Dopo il Tour de France del 1975, la maglia a pois divenne popolarissima e fu indossata per la prima volta Joop Zoetemelk il 27 giugno di quell’anno. L’olandese indossò la maglia nella salita del Bomerée, all’uscita della città belga di Charleroi. Nell’ultima tappa a Parigi fu però il belga Lucien Van Impe a indossare questa maglia che sarebbe diventata storica.
Questa maglia speciale non viene indossata solo in Francia ma anche in altre corse, come alla Vuelta in Spagna, nella Parigi-Nizza, nel giro del Delfinato, nel Giro di Germania e nel Tour dell’avvenire, la corsa riservata ai migliori talenti Under 23 nel mondo del ciclismo.
Chi indossa per primo su la maglia a pois riceve un premio di 800€, per un primo categoria fanno 650€, per un 2° categoria 500€, per un 3° categoria sono 300€ e 200€ per un quarta categoria.
Tra gli italiani a indossare la maglia a pois fu Fausto Coppi e Gino Bartali (nello stesso anno), Massignan e Chiappucci, Nencini, Bellini, Battaglin nel 1979. Questo ultimo, prima che quest’anno la conquistò Giulio Ciccone nel Tour de France 2023.

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