La ‘Ndrangheta sempre più presente nel Nord Italia, con un uomo condannato a tre anni e tre mesi per infiltrazioni negli appalti attraverso le società da lui gestite. L’uomo era già finito ai domiciliari nel 2022.
‘Ndrangheta al Nord Italia, condannato per infiltrazioni negli appalti, anche per le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina del 2026
Pensare che la ‘Ndrangheta e, più in generale, la malavita organizzata, siano un fenomeno esclusivamente riconducibile al Meridione, è decisamente anacronistico nel 21° secolo. Le ramificazioni si estendono ben al di là del Sud Italia, superando anche i confini nazionali, come conferma la recente maxi operazione della Polizia in Germania.
Non sorprende, dunque, l’arresto di Pietro Paolo Portolesi, uomo di 52 anni di Platì, in provincia di Reggio Calabria, condannato a tre anni e tre mesi di carcere per trasferimento fraudolento di beni e valori.
Portolesi, condannato in precedenza per la sua affiliazione alla ‘ndrangheta di Volpiano (Torino), era sotto osservazione da parte degli inquirenti per gli appalti di opere pubbliche che era riuscito ad aggiudicarsi attraverso le sue società, in particolare:
- le demolizioni all’Ortomercato di Milano
- i cantieri della Tangenziale di Novara
- la riqualificazione dello scalo ferroviario di Porta Romana che ospiterà il villaggio olimpico per i giochi invernali del 2026
Le indagini e il sequestro di aziende e beni
Secondo le indagini condotte dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dal pubblico ministero Silvia Bonardi, Portolesi avrebbe intestato le società coinvolte ad alcuni prestanome, per paura di controlli e di un eventuale procedimento giudiziario, che si è poi effettivamente verificato.
Già nel giugno del 2022, Portolesi era stato costretto a scontare una condanna ai domiciliari, cui aveva fatto seguito, su disposizione del Gip Anna Calabi, un sequestro preventivo di quattro fabbriche e di beni, per un valore complessivo di 5,5 milioni di euro.