Il mondo dello spettacolo e della musica dice addio a Tony Bennet, morto oggi 21 luglio 2023 all’età di 96 anni. Era l’ultimo crooner americano, grande artista jazz e amico di Lady Gaga. I due avevano collaborato per la creazione di due album. Ecco qual è la causa della sua morte.

Addio a Tony Bennet: causa morte dell’artista jazz

La causa della morte non è ancora stata resa nota. L’artista jazz, però, dal 2021 aveva scoperto di essere un malato di Alzheimer. Bennet era solito scherzare ed ironizzare sulla sua vita personale e professionale e proprio sul suo aspetto fisico aveva affermato scherzosamente:

Vengo da una buona famiglia italiana, ma ho cercato di mantenermi in forma nel corso degli anni.

Amico di Lady Gaga

Il crooner americano era tanto amico di Lady Gaga che aveva conosciuto negli ultimi anni. Per la cantante e attrice è stato una fonte di ispirazione oltre che un collega eccezionale. Insieme hanno creato due album molto noti e che hanno riscontrato successo tra il pubblico che da anni segue e supporta la star americana. I due si sono esibiti dal vivo poco tempo fa con One last time: an evening with Tony Bennett and Lady Gaga.

Si sono conosciuti ad un evento e da quel momento hanno progettato grandi cose insieme che nonostante l’età avanzata dell’artista jazz sono riusciti a realizzare. In un’intervista per Vogue Lady Gaga ha raccontato:

Tony e io ci siamo incontrati anni fa a un evento della Robin Hood Foundation per raccogliere fondi per le persone povere di New York. Stavo cantando quella sera, e i miei amici con cui ho suonato jazz per molti anni – li chiamo i Rivington Rebels, sono del Lower East Side – erano in città, così ho detto: “Ehi, vuoi cantare un paio di brani jazz con me durante il mio set?” Hanno detto sicuro, così ho cantato “Orange Colored Sky” di Nat King Cole e “Someone to Watch Over Me” di George Gershwin. Il caso volle che Tony Bennett fosse tra il pubblico. Dopo lo spettacolo, qualcuno ha detto: “Mr. Bennett vorrebbe incontrarti”. Ho detto: “Mi stai prendendo in giro? Oh, Dio, era qui?” Ero mortificato. Non potevo credere di aver appena cantato jazz davanti al grande Tony Bennett. Ma mi raccolsi, indossai qualcosa di elegante, e lo incontrai, e lui disse: “Mio Dio, sai cantare jazz. Non avevo idea. Dobbiamo fare un album insieme”. Ho detto subito di sì, facciamolo. Abbiamo fatto “The Lady and the Tramp” e, poiché ha avuto così tanto successo, abbiamo deciso di andare avanti con l’album. Non ho regole quando si tratta di dove o come pubblicare musica. Mi sento sempre come se fosse buono, è buono.

La lunga vita di Tony Bennet

Tony Bennet all’anagrafe Anthony Dominick Bennedetto nacque in una povera famiglia di immigrati italiani ad Astoria, nel Queens, il 3 agosto 1926.La sua infanzia non fu un periodo felice visto che il padre morì quando lui aveva solo 10 anni e la mamma dovette rimboccarsi le maniche e trovare un lavoro per portare avanti la famiglia.

Fin da bambino, però, Tony si appassionò alla musica: la sua prima esibizione risale all’inaugurazione del Triborough Bridge nel 1936. Durante gli anni della scuola, frequentò la High School of Industrial Arts, l’adolescente capì di volere diventare un cantante professionista, ma contemporaneamente iniziò a coltivare anche la passione per la pittura.

Fu chiamato a combattere durante la Seconda Guerra Mondiale e una volta tornato a casa, nel 1949 iniziò la sua carriera artistica che durò fino alla sua morte. Bob Hope scoprì il suo talento e gli fece firmare un contratto con la Columbia Records. Venticinquenne e ribattezzato Tony Bennett, ottenne subito il suo primo successo nel 1951 con “Because of You”.