Salario minimo, Musumeci rilascia oggi delle dichiarazioni che fanno discutere non solo i colleghi e i “rivali” politici, ma anche gran parte degli italiani. Il ministro della Protezione civile questa mattina, a margine del convegno “Parlate di mafia” organizzato a Palermo da Fratelli d’Italia, sostiene che la risposta al salario minimo non è nient’altro che il lavoro. Queste sue parole però scatenano una bufera. Tantissime sono le reazioni che arrivano dal mondo della politica e non solo.
Salario minimo, Musumeci: “Basta assistenzialismo”
Sebastiano detto Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare del Governo Meloni oggi, venerdì 21 luglio 2023, rilascia una serie di dichiarazioni sul tanto discusso tema del salario minimo. Dichiarazioni che da una parte vengono applaudite dagli elettori del suo partito, Fratelli d’Italia, ma dall’altra suscitano non poche critiche.
Nella mattinata di oggi Musumeci, invitato a partecipare al convegno sulla mafia organizzato nel capoluogo siciliano, risponde a qualche domanda su quelli che sono gli argomenti di discussione e di confronto negli ultimi giorni In Italia (e non solo). In particolare, a proposito del salario minimo, il ministro (contrario a questa misura) afferma:
Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo, la destra e il centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di capacità propositiva.
Il Governo guidato dall’attuale premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, si sa, non è d’accordo con il salario minimo. E questa è una cosa che si sa da tempo. Tuttavia, queste parole di Nello Musumeci non vanno giù a molti italiani. Ciò che fa arrabbiare di più è che egli abbia paragonato la possibilità di introdurre il salario minimo nel Paese ad una forma di assistenzialismo.
La giornata di oggi doveva essere incentrata proprio sulla lotta alla mafia, considerato il convegno in corso a Palermo, capoluogo della Sicilia. Dall’altra parte però il web, i social e i giornali si concentrano ancora ora molto di più sulle dichiarazioni del ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare sul tema del salario minimo.
Le reazioni alle parole di Musumeci
Non appena le dichiarazioni del ministro sono iniziate a circolare, i politici di partiti avversari hanno mostrato disdegno e preoccupazione. Da Azione al Pd fino al M5S: in tanti attaccano le parole di Nello Musumeci. Vediamone alcuni.
Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia viva alla Camera, pubblica un post su Twitter in cui rivela addirittura di “vergognarsi un po’” per le parole pronunciate questa mattina dal ministro. Ecco il post in questione:
Musumeci, commentando il salario minimo ‘basta con questo assistenzialismo, serve il lavoro!’ Ecco voglio dire a Musumeci tre cose: 1. Il salario minimo viene riconosciuto a chi lavora, 2. L’assistenzialismo di cui lui è esperto è un’altra cosa, 3. Mi vergogno un po’ per lui.
Una dura reazione arriva anche a margine della conferenza stampa odierna su giustizia climatica e transizione ecologica dalla segretaria del Pd Elly Schlein, la quale ricorda che in Italia ci sono oltre tre milioni di lavoratori poveri. Poi la leader dem invita Musumeci a rileggere la costituzione.
Non so che in Paese vive Musumeci, nel nostro ci sono 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri. In pochi mesi sono passati da prima gli italiani a prima gli sfruttatori. Vorrei che Musumeci rileggesse la Costituzione, l’articolo 36, non si può tenere insieme lavoro e povero nella stessa frase. La destra pensa che il lavoro sia un favore e invece è un diritto. Noi continuiamo a batterci per la nostra proposta di salario minimo, la destra è in difficoltà e non ha argomenti.
C’è anche il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama a lamentarsi delle affermazioni di nello Musumeci di oggi. Secondo il politico, tali affermazioni dimostrano ignoranza e scarsa preparazione.
Musumeci prima di parlare si dovrebbe informare. Tacciare il salario minimo come assistenzialismo dimostra l’ignoranza e la scarsa preparazione del ministro di Fratelli d’Italia. Stesso discorso per Tajani che per attaccare il salario minimo ha rispolverato addirittura l’Unione Sovietica.
Infine una critica arriva infine anche dal Movimento 5 stelle. In particolare ad esprimersi è il capogruppo dei pentastellati alla Camera, Francesco Silvestri. Ecco le parole di quest’ultimo:
Le parole del ministro Musumeci, che definisce ‘assistenzialismo’ un salario minimo per milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati, non denotano solo un usa scarsa conoscenza del tema e quindi un uso del vocabolario del tutto improprio, ma sono a dir poco ridicole tenendo conto che grazie al Centrodestra sono stati reintrodotti i vitalizi per chi ha lavorato anche un solo anno in Parlamento. Se Musumeci sta cercando degli ‘assistiti’, guardi dentro casa sua. Fuori ci sono tanti cittadini che vorrebbero solo lavorare e vedere riconosciuti i propri sforzi.