Sorella Radio. Torna il mente il titolo di una fortunata trasmissione leggendo il report sulla radiofonia dell’Agcom da cui emerge più della metà degli italiani sceglie la radio come compagno di viaggio. Nel 2022 si è sintonizzato il 64,8 per cento degli italiani. La radio, è scritto nel dossier, diversamente dagli altri mezzi di comunicazione, sia in termini di ascolti, sia con riferimento alle risorse complessive allocate nel settore, sconta in misura minore le incertezze derivanti dal contesto economico e geopolitico.
Con i giochi e le cronache di Silvio Gigli è entrata nel cuore degli italiani
Insomma, la radio è proprio una sorella, come la trasmissione della Rai che è andata in onda dal 24 febbraio 1951 fino al 1970 e che era presentata da Silvio Gigli, giornalista, regista e scrittore senese amatissimo nella sua città e nella contrada di appartenenza, la Tartuca. Per anni è stato il radiocronista del Palio e le sue cronache suscitavano emozioni, in particolare quando si concludevano con la fatidica frase “…e in un tripudio di bandiere Siena trionfa immortale”. Lo diceva con quella voce autentica, non impostata, che lo ha reso inconfondibile a generazioni di italiani, a coloro che hanno amato la radio e a quelli che la ameranno perchè è amica, compagna e Sorella. Sorella Radio, appunto.
Stefano Bisi