Chi era Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa con martellate e altri oggetti contundenti nella serata del 23 agosto del 2022? I riflettori oggi ricadono nuovamente sul terribile caso di femminicidio che l’estate dello scorso anno ha sconvolto non solo la città di Bologna, ma anche l’Italia intera. Si tratta di una tragedia che ha avuto molta risonanza sul web, sui social e sui giornali. Vediamo meglio dunque chi era la vittima, sia nella vita lavorativa che in quella privata e personale.
Chi era Alessandra Matteuzzi? Il lavoro
Alessandra Matteuzzi era una donna di 56 anni a cui è stata tolta la vita il 23 agosto 2022. Lei amava molto la sua professione. Era una rappresentante di vendita per uno showroom di abbigliamento. E, come si evince dai suoi canali social, passava molto tempo al lavoro, considerando anche che le piaceva molto ciò che faceva.
Alessandra si mostrava sorridente e allegra. Spesso pubblicava sui social i suoi scatti e i suoi video accompagnati da aforismi e citazioni importanti come descrizione dei post. Non molto tempo prima di essere uccisa, la donna aveva scritto:
La cattiveria mi stupisce sempre. Quando la subisco, rimango lì a fissarla come fosse una bestia dalla quale non mi so difendere.
Ciò a cui, con ogni probabilità, la Matteuzzi faceva riferimento era il comportamento del suo ex compagno, Giovanni Padovani. I due si erano conosciuti su Facebook durante l’estate e si erano presto innamorati. La relazione però poi aveva preso una brutta, bruttissima piega, quando lui aveva iniziato ad avere dei comportamenti aggressivi e violenti nei confronti della 56enne.
Alessandra aveva provato più volte a liberarsi di Giovanni, tanto chi lo aveva addirittura denunciato ai carabinieri. La donna aveva raccontato che da gennaio del 2022 l’ex aveva iniziato a seguirla e perseguitarla. Si appostava addirittura spesso anche sotto casa della sorella di Alessandra, Stefania. Poi l’uomo è arrivato a compiere il brutalismo atto nei confronti della Matteuzzi.
La relazione con l’ex compagno Giovanni Padovani
Giovanni Padovani, calciatore di 27 anni, nato a Senigallia, in provincia di Ancona, oggi è ritenuto il responsabile del femminicidio di Alessandra. Lei lo aveva già denunciato per stalking. ma l’inchiesta era stata rimandata per le ferie dei testimoni. La donna aveva raccontato ai suoi amici e alla sua famiglia di aver paura del ragazzo. Lei stessa diceva di essere terrorizzata e temeva il peggio. Peggio che poi, purtroppo, è successo.
La 56enne dal gennaio 2022 aveva notato nell’ex compagno un atteggiamento persecutorio. Poco prima di morire sembra che avesse contattato nuovamente i carabinieri per chiedere se ci fossero stati sviluppi. Qualche giorno prima di essere uccisa aveva anche chiamato il suo legale per riferirgli che l’ex fidanzato si era nuovamente presentato sotto casa sua. Nei confronti del calciatore però non era stato preso alcun provvedimento restrittivo, nonostante, secondo quanto raccontato dalla famiglia, ci fossero già stati dei gravi avvenimenti.
Cosa c’entra Maria De Filippi
In tutta questa triste vicenda spunta anche il nome della più famosa presentatrice Mediaset, Maria De Filippi. Ma qual è il motivo? Che cosa c’entra l’amata conduttrice televisiva con questo terribile femminicidio? Ve lo sveliamo subito.
In primo luogo vi diciamo che Maria potrebbe essere chiamata a testimoniare davanti alla Corte di assise di Bologna. A indicarla nella lista delle possibili persone da sentire in qualità di testimoni è stato l’avvocato della difesa di Giovanni Padovani. Il calciatore di 27 anni deve rispondere alle accuse di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e relazione affettiva.
Il legale del giovane, Gabriele Bordoni, ha chiesto ai giudici di ascoltare la conduttrice in merito ai contatti tra il suo assistito e i membri del programma televisivo Uomini e Donne. Contatti che sono andati avanti fino al 23 agosto 2022, giorno della morte di Alessandra.
Quello stesso pomeriggio, stando a quanto rivela il legale del 27enne ritenuto autore dell’omicidio, egli avrebbe avuto un contatto telefonico con il dating show di Canale 5 in quanto aveva dato la sua disponibilità a partecipare alla fase di preselezioni, come concorrente. Ciò, secondo l’avvocato di Padovani, dimostrerebbe che Padovani non avrebbe avuto nessun intento premeditato di uccidere l’ex compagna nella notte.