Marina Berlusconi torna a parlare della sua lettera inviata a “Il Giornale” da cui è scaturita la polemica che sta infuriando nelle ultime ore. In tutto questo erano arrivate le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Marina Berlusconi non è un soggetto politico”. Per la presidente della Fininvest e primogenita di Silvio Berlusconi si tratterebbe esclusivamente di speculazioni giornalistiche:
In questi giorni, gli organi di informazione hanno ampiamente parlato della mia lettera inviata a “Il Giornale, la cui unica motivazione era quella di denunciare, innanzitutto come figlia, la persecuzione giudiziaria subita da mio padre e il tentativo di operare su di lui una vera e propria damnatio memoriae.
Marina Berlusconi torna sulla sua lettera: “Volevo denunciare la persecuzione verso mio padre. Massimo rispetto per Meloni, no alle speculazioni”.
Il riferimento è all’inchiesta della Procura di Firenze in merito a un possibile coinvolgimento del fondatore di Forza Italia nelle stragi mafiose del 1993. Stragi servite, ha scritto il quotidiano “Repubblica” citando la Procura, “per indebolire il governo Ciampi” e “diffondere il panico e la paura tra i cittadini, in modo da favorire l’affermazione del progetto politico di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri“.
Prosegue allora Marina Berlusconi:
Marina Berlusconi: “Alcuni media hanno voluto vedere dietro questa lettera altre intenzioni”.
Alcuni media hanno voluto vedere dietro questa lettera intenzioni che non ho mai avuto, così come mi hanno incomprensibilmente attribuito reazioni che non ho mai provato di fronte a commenti del presidente Giorgia Meloni, per la quale nutro il massimo rispetto e la massima stima. Così stanno le cose. Tutto il resto sono strumentalizzazioni fuori dalla realtà.
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