La Russia ha lanciato alcuni missili da crociera su una nave bersaglio nell’area nord-occidentale del Mar nero, nell’ambito di «esercitazioni» militari. La notizia è stata diffusa dal Ministero della Difesa di Mosca, che ha anche spiegato la natura dei missili lanciati: si tratta di velivoli anti-nave.
Le esercitazioni, come sono state definite dal Cremlino, sono particolarmente significativi, considerato che, da giovedì scorso, Mosca ha indicato alla stregua di «potenziali navi miliari» (incluse quelle che trasportano grano ucraino) tutti i natanti dell’area.
Guerra Ucraina-Russia: gli attacchi su Odessa danneggiano il consolato cinese
Anche in queste ore, Odessa è stata al certo dei bombardamenti russi. È la quarta notte di fila che la città portuale è interessata dagli attacchi di Mosca. Una delle bombe di oggi ha generato una violenta onda d’urto che ha investito e danneggiato il consolato cinese, senza però causare morti o feriti.
«L’esplosione ha scosso parte della struttura e ha mandato in frantumi le vetrate»: questo quanto ricostruito dal Ministero degli Esteri cinese.
Ucraina, il Ministro della Cultura si dimette: “Con Zelensky incomprensioni sul ruolo della cultura in tempo di guerra”
SI è dimesso il Ministro della Cultura ucraino Oleksandre Tkatchenko, dopo che lo stesso Presidente Zelensky ne aveva chiesto la rimozione. Alla base di questo scontro tra il Premier e uno dei membri del suo esecutivo, ci sarebbero delle «incomprensioni» a proposito del ruolo della cultura in tempo di guerra.
Oleksandre Tkatchenko ha annunciato su Telegram la sua rinuncia all’incarico, scrivendo che, secondo la sua visione
In guerra i fondi per la cultura non sono meno importanti di quelli per i droni perché la cultura è lo scudo della nostra identità e delle nostre frontiere.
Non dello stesso avviso è invece Zelensky, il quale non ha dubbi sul fatto che, in una situazione di emergenza come quella in cui versa il suo Paese, ogni centesimo debba essere destinato alla difesa.
Nel corso degli scorsi anni, Tkatchenko aveva investito in progetti culturali molto costosi: uno su tutti, la creazione del museo dedicato al Genocidio dell’Holodomor, dal nome della carestia con cui la Russia ha affamato l’Ucraina tra il 1922 e il 1923.