Rimane ancora senza spiegazione la crisi di Tadej Pogacar accusata durante la giornata di ieri al Tour de France 2023. Il corridore della UAE nella tappa odierna è stato scortato senza troppi problemi dai compagni di squadra, in quella che si può definire una frazione tutto sommato tranquilla. Ha fatto da contraltare rispetto a quanto successo in quel di Courchevel dopo che lo sloveno era andato in crisi nera a metà ascesa, perdendo diversi minuti da Vingegaard.

Tour de France 2023, Pogacar torna sulla crisi di Courchevel

Che cosa è successo ieri? Nemmeno lo stesso Pogacar ha una risposta. Intercettato dai microfoni dei media nella giornata odierna, il due volte campione della Grand Boucle ha risposto in questa maniera:

Continuo a non capire cosa sia successo ieri. Le prime due settimane sono andate bene, quindi ero molto ottimista. Forse la mia preparazione non era abbastanza buona, c’era molta emozione alla partenza questa mattina. Tutti venivano da me per consolarmi. Voglio ringraziarli per questo. Quando guardo il quadro generale, devo dire che abbiamo fatto un buon Tour e che possiamo essere orgogliosi. Siamo secondi e terzi in classifica e abbiamo già vinto due tappe. Chissà, potremmo aggiungerne un’altra. In ogni caso, dobbiamo continuare a lottare per portare me e Adam (Yates, ndr) sul podio di Parigi.

Poi, è toccato a Jonas Vingegaard presentarsi ai microfoni dei giornalisti. In un atteggiamento più serioso, il padrone del Tour ha commentato quanto successo oggi:

Non è stata una tappa molto stressante rispetto alle altre, ma il finale è stato piuttosto nervoso. Quindi non direi che sia stata una giornata facile. In questi frangenti bisogna stare sempre attenti e vigili, una distrazione si può pagare cara. Non so come riesca a rimanere sempre concentrato, ma è qualcosa in cui sono bravo. Non smetterò mai di rimanere sul pezzo, mi rilasserò solo quando sarò arrivato a Parigi. Giornate come quelle di oggi ti possono costare nell’economia di un Grande Giro