Il salario minimo continua a dividere ed agitare lo scontro politico. La maggioranza non arretra dalla sua posizione di contrarietà netta, mentre le opposizioni dibattono sulla paga di base stabilita per legge, ipotizzata a 9 euro l’ora. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, che in una nota spiega:
“Più che parlare di salario minimo e reddito di cittadinanza, parlerei di lavoro di cittadinanza: si risolverebbero così molti problemi che affliggono il paese, proponendo dunque questa soluzione concreta per tutelare la dignità delle persone”
Bandecchi: “Lavoro di cittadinanza risolverebbe la questione del salario minimo”
Il sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare spiega come quanto svolto fino ad oggi potrebbe essere rivisto sotto una chiave differente:
“Centrodestra e centrosinistra finora hanno sempre sbagliato, mettendo in atto politiche scomposte e incoerenti. Se si attuasse il lavoro di cittadinanza, le persone potrebbero essere messe a disposizione dei sindaci, dei comuni, delle regioni e del servizio civile. Il lavoro di cittadinanza aiuterebbe lo Stato a risolvere molti nodi importanti che oggi, per mancanza di risorse, non possono essere affrontati nelle città e nei paesi. Una volta introdotto il lavoro di cittadinanza sarebbe finalmente risolta anche la questione salario minimo”.
Bandecchi: “Servono leggi nuove”
Più nello specifico, sul salario minimo Bandecchi sottolinea come in uno Stato liberale il cittadino abbia diritto a uno stipendio in linea con il costo della vita. Una politica che, tra l’altro, permetterebbe all’economia italiana di accrescere il proprio prodotto interno lordo:
“Trovo sia assurdo che oggi si discuta di questo, perché se l’Italia vuole fare un vero salto di qualità, dovrebbe mettere almeno a 1600 al mese lo stipendio base, obbligando ogni settore a rispettare questa regola. In un vero Stato liberale il cittadino è ben pagato, il benessere generale cresce e aumenterebbe il prodotto interno lordo. Servono leggi nuove: Alternativa Popolare ha proposto di dare 1000 al mese ad ogni nuovo nato fino a 18 anni di età. Se all’inizio questa misura porterebbe all’Italia una spesa importante, in un prossimo futuro però il Pil crescerebbe e di molto. È arrivato il momento di essere lungimiranti e capire che il benessere porta benessere, è un ciclo virtuoso, e per questo la politica liberale è l’unica strada”.