Un recente rapporto di Bloomberg diffonde il rumor che Apple stia lavorando al proprio prodotto concorrente per ChatGPT o Google Bard con “Apple GPT”. Non è ancora chiaro in cosa consisterà e a quale punto è lo sviluppo. Scendiamo nei dettagli.
Apple GPT sarà realtà?
Pare proprio che Apple sia a lavoro a piano regime, per sviluppare il proprio framework AI. Lo scopo dell’azienda di Cupertino è sicuramente quello di competere con sistema già diffusi come ChatGPT di OpenaAI e Google Bard, appena arrivato in Italia.
Già a Maggio, Apple aveva ammesso di essersi dedicati a lavori in questo segmento. Ma come sarebbe potuto accadere il contrario? Con l’innovazione che va avanti a passo spedito, sarebbe stato davvero irresponsabile da parte di un’azienda di tali dimensioni, non supportare lo sviluppo generale nell’ambito AI, con progetti autonomi.
Ci si aspetta dunque che presto Apple GPT diventi realtà!
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Secondo Bloomberg e i suoi informatori, Apple ha già creato un’alternativa indipendente ai modelli come ChatGPT o Google Bard. Il sistema di base si chiama “Ajax” e l’azienda sta testando un chatbot basato su di esso, che alcuni dipendenti chiamano “Apple GPT”.
In cosa consiste Apple GPT?
La tutela della privacy pare sia il tema centrale del chatbot Apple. Negli ultimi mesi Apple ha ampliato enormemente il suo coinvolgimento nel campo dell’intelligenza artificiale e ha creato diversi team di cooperazione sull’argomento. L’obbiettivo centrale dell’azienda di Cupertino è mettere a disposizione un chatbot che tuteli la privacy degli utenti.
Come ormai abbiamo imparato, l’intelligenza artificiale generativa viene utilizzata per creare nuovi contenuti che si basano su informazioni precedentemente addestrate dal sistema.
Finora, tutti i fornitori in questo settore hanno avuto grossi problemi perché i dati erano errati, obsoleti e venivano comunque divulgati come informazioni plausibili e aggiornate. L’obbiettivo di Apple è superare questa problematica e fornire informazioni le più corrette e aggiornate possibili.
Il software è attualmente in fase di test interno da parte di alcuni dipendenti. Al momento non ci sono ancora decisioni definitive riguardo alla forma in cui l’intelligenza artificiale sarà resa disponibile ai consumatori, secondo fonti informate. Una cosa è certa, il lavoro di Apple sull’AI arriva relativamente tardi rispetto ad altri giganti come Meta e Google.
Generare codici con Googe Bard è possibile
L’ultimo aggiornamento di Google Bard, gli permette di generare e utilizzare codice per migliorare le sue abilità di ragionamento e matematica.
L’ultima versione del rivale principale di ChatGPT è ora in grado sia di scrivere che di eseguire il codice in completa autonomia. Questo update permette a Bard di capire i problemi a un livello molto più profondo rispetto agli altri strumenti di IA.
La nuova tecnica usata da Bard si chiama: “esecuzione di codice implicito”, e gli consente di rilevare i prompt computazionali ed eseguire il codice di programmazione in background. L’azienda raccomanda sempre un ulteriore check umano, perché Bard potrebbe non essere così preciso e accurato.
Anche con Bard, come con ChatGPT, non è possibile effettuare conversazioni anonime, ma a differenza della seconda, con Bard l’utente potrà scegliere per quanto tempo tenere conservate le chat.
Potrai scegliere se memorizzare le conversazioni per 3, 18 o 36 mesi. Sarà una tua scelta anche disattivare completamente questa funzione ed eliminare facilmente l’attività su Bard, non lasciando traccia.
Restiamo in attesa del nuovo chatbot Apple e vi terremo aggiornati su tutte le novità.