La famiglia di Andrea Purgatori ha chiesto di aprire un’inchiesta per omicidio colposo, per verificare se le cure ricevute dal giornalista abbiano portato alla sua morte il 19 luglio. Il Nas dei Carabinieri è entrato in possesso delle cartelle cliniche e a breve le esaminerà. Nel frattempo, il Comune di Roma ha fatto sapere di non aver ricevuto richieste per un funerale pubblico.
L’inchiesta sulla morte di Andrea Purgatori
La famiglia del giornalista, scomparso per una malattia fulminante il 19 luglio, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta per stabilire se le cure intraprese abbiano contribuito o meno al decesso di Purgatori. La struttura di cura privata è già stata visitata dal Nas dei Carabinieri, i quali hanno poi disposto l’autopsia sul corpo del giornalista. Saranno presenti anche i periti della famiglia di Purgatori.
Secondo la famiglia, va messa in luce anche la correttezza o meno della diagnosi che ha portato Purgatori al ricovero e alle pesanti cure per la sua malattia. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e il pm Giorgio Orano, si concentrerà proprio su questi aspetti che i familiari di Purgatori ritengono decisivi.
L’annuncio dell’inchiesta è stato dato dalla stessa famiglia di Purgatori tramite una nota:
In particolare, hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri.
La nota del Comune di Roma sui funerali di Purgatori
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L’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, ha parlato così dei funerali di Andrea Purgatori: è stata la volontà della famiglia, rispettata dal Comune di Roma, a portare a funerali privati e non ad una cerimonia pubblica in Campidoglio. Gotor si dice addolorato dalla perdita di Purgatori (“un uomo di grande garbo“) e che il Comune sarebbe stato disponibile per una commemorazione pubblica.
Purgatori è stato, per Gotor, capace di portare in televisione con curiosità e rigore da giornalista inchieste delicate come quella su Ustica. L’assessore, infine, si dice possibilista sull’intitolare una struttura al giornalista da poco scomparso, cosa che sarebbe più veloce di un’eventuale titolazione di una strada.
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