Novità sul Pnrr. Il governo, tramite una nota diffusa da Palazzo Chigi, ha fatto sapere di aver trovato una soluzione che consentirà di incassare tutti i 35 miliardi di terza e quarta rata per il 2023. Questo quanto viene comunicato:

In accordo con la Commissione Europea, le modifiche proposte non avranno alcun impatto sull’importo complessivo dei pagamenti che l’Italia riceverà nel 2023 con la terza e la quarta rata (per un importo totale di 35 miliardi di euro). La terza rata prevedrà 54 obiettivi per 18,5 miliardi di euro, mentre la quarta 28 obiettivi per 16,5 miliardi. Il totale di 35 miliardi di euro previsto dal PNRR nel 2023 sarà incassato per intero.

Pnrr, opposizioni in apprensione. Boccia: “Cosa succederà con la quarta rata?”

Niente che acquieti le forze politiche di opposizione. È durata pochi minuti la cabina di regia convocata per oggi da Raffaele Fitto – Ministro per il PNRR – e al termine della stessa è partita la processione di dichiarazioni stampa dai vari gruppi politici. Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico al Senato, è tra i primi ad intervenire manifestando la non soddisfazione del Nazzareno. Le sue parole:

L’esito della cabina di regia sul Pnrr conferma in pieno le nostre preoccupazioni: questo governo non è in grado di gestire il più grande progetto di rinascita e sviluppo del nostro Paese. Da oggi è ufficiale che siamo costretti a rinunciare a 500 milioni della terza rata. Cosa succederà – riprende – quando dovremo riscuotere la quarta, per la quale il governo ha già ammesso di non essere in grado di centrare quasi la metà dei progetti? Il ministro Fitto è venuto più volte in Commissione a cercare di rassicurare il Parlamento e a dirci che era tutto a posto. Ma da oggi è certificato che questo governo – conclude Boccia – non è all’altezza di garantire al nostro Paese le risorse che l’Europa ci aveva promesso.

M5s ed il dubbio alloggi universitari

Il Movimento 5 Stelle pone il punto, tra le altre cose, sul tema degli alloggi universitari su cui il governo non è riuscito ad ottenere lo sblocco del finanziamento. “Tanto tuonò che piovve” ironizzano i parlamentari pentastellati in un lancio di agenzia. Poi aggiungono:

Il taglio per gli alloggi nella terza rata del PNRR è un vero e proprio fallimento la cui responsabilità ricade tutta su questo governo. La sola prospettiva di perdere i fondi su questo obiettivo così importante è inaccettabile. Lo slittamento del finanziamento alla rata successiva denota che il problema esiste ed è evidentemente enorme. Sosteniamo la richiesta degli studenti universitari affinché Bernini convochi il prima possibile le organizzazioni studentesche e sindacali per discutere con trasparenza di questo tema. Noi stessi incalzeremo il governo affinché venga rivisto il piano di realizzazione degli studentati. Ma a Bernini e a tutto l’Esecutivo chiediamo serietà e coerenza. Basta prese in giro come quelle della ministra ieri in commissione.

Ecco di Filippo Scerra, deputato del Movimento 5 Stelle, sempre in tema di Pnrr:

Terzo Polo: il governo non ci rassicura

Interviene per commentare la relazione fatta dal Ministro Fitto anche il Terzo Polo. A prendere parola è Enrico Borghi, nuovo capogruppo del Senato nominato oggi, che dice:

Il caos sul Pnrr continua e il governo fornisce rassicurazioni che non rassicurano affatto: il piano è una enorme occasione per l’Italia che rischia di andare sprecata a causa dell’incapacità dell’esecutivo. Il ministro Fitto sostiene che quei 500 milioni destinati agli alloggi saranno recuperati nella quarta rata ma, se si continua così, la verità è che quei fondi andranno persi. E meno male che erano pronti!