Durante i WTA 250 di Budapest, la tennista Shuai Zhang si è ritirata dopo essersi vista negare un punto, con successiva esultanza dell’avversaria Amarissa Toth e le urla dei presenti. Ecco gli sviluppi di questa vicenda

Budapest WTA, aperta un’inchiesta sul caso Zhang

Durante i WTA 250 di Budapest, la tennista Shuai Zhang si è ritirata dopo essersi vista negare un punto, con successiva esultanza dell’avversaria Amarissa Toth e le urla dei presenti. Ecco gli sviluppi di questa vicenda. Già si parla di caso Zhang. Ma partiamo prima dall’evento da cui si è originato tutto. Siamo al primo turno della competizion e la tennista cinese al 5 pari del primo set piazza un dritto sulla riga, ma le viene giudicato largo. Il punto non le viene assegnato. La giudice di sedia infatti conferma le decisione dopo aver controllato, con la Toth che cancella il segno della palla con il piede. Come se non bastasse, l’avversaria – la ventenne ungherese Kiara Toth – le esulta contro. Troppo per Zhang – numero 45 al mondo – che si ritira in lacrime. E appena questo gesto diventa di dominio pubblico, il mondo del tennis non può non denunciare l’accaduto. Da sottolineare poi come la Zhang stia passando un momento non proprio felice, sia dal punto di vista sportivo che personale. E’ impelagata in una lunga serie di sconfitte e sta cercando di riprendersi dalla mancanza dei suoi nonni, come ha dichiarato lei stessa: Dopo la morte dei miei nonni, ho iniziato a pensare al senso della vita. Ho 34 anni e gioco a tennis da 29 anni. Ho fatto del mio meglio ma ognuno ha i suoi limiti. Mi sento profondamente stanca, soprattutto mentalmente“.

L’indignazione sui social

“Tutti gli sforzi non sono serviti a nulla, perché quando volevi mandare la palla vicino alla riga e lo hai fatto, è stato giudicato fuori… Vi ringrazio per essere dalla mia parte” ha condiviso sui social la trentaquattrenne Shuai Zhang dopo il momento shock. Il supporto non è mancato, molte delle sue colleghe hanno preso le parti della sportiva orientale, denunciando il comportamento dell’avversaria. La quale, ha dichiarato riguardo la partita e l’episodio incriminato: “Non ho capito perché ha esagerato così tanto la sua reazione. Voleva mettersi contro la decisione del giudice di sedia e non accettandola si è messa nei guai”. Nell’occhio della WTA anche alcune post sui social provenienti da persone vicine al torneo intenti a puntare il dito contro la Zhang accusata di aver distorto i fatti. Importante notare come la WTA abbia da subito comunicato la disponibilità a fare luce sui fatti con una nota ufficiale:

“La Wta ha tolleranza zero per il razzismo in qualsiasi forma o contesto. Lo sfortunato incidente che si è verificato al Gran Premio d’Ungheria e i post successivi sono in fase di revisione e verranno affrontati”