Giornata storica per Roma Capitale, che presto avrà il suo Museo della Scienza. Nella cornice della sala della Protomoteca alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri è stato annunciato lo studio vincitore del bando internazionale, che ha visto la partecipazione di 70 studi poi ridotti a 5 nella fase conclusiva. Oggi è stato svelato che la struttura, che sorgerà negli spazi riqualificati dell’ex caserma Guido Reni verrà realizzata da uno studio romano: la giuria presieduta dall’architetto Daniel Libeskind ha selezionato infatti il progetto Science Forest di Adat Studio. Presenti al momento della proclamazione anche l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, dell’Assessore alla Cultura Miguel Gotor, del Presidente del Municipio Roma II, Francesca del Bello. E, contestualmente, sono stati svelati i plastici e i rendering del progetto. L’intervista su TAG24 al sindaco Gualtieri.
Museo della Scienza di Roma, la video intervista a Gualtieri
[bbvideo id=5582485]
Roberto Gualtieri è orgoglioso di presentare il progetto del Museo della Scienza, l’ennesima riprova di come almeno culturalmente la Capitale stia vivendo un periodo piuttosto florido a differenza di altre emergenze: “Sono contento che il progetto sia molto bello, poi è una soddisfazione che sia uno studio romano scelto in una sfida internazionale da una giuria di grandi professionisti. La scelta è stata unanime perché non solo valorizza la caratteristica della scienza, ma la integra con la natura. Non solo sarà pienamente sostenibile dal punto di vista energetico, ma mostra come la scienza sia fondamentale per affrontare le sfide del pianeta”. Il sindaco svela anche quale sarà la road map per arrivare all’apertura del museo “Ora dopo il concorso dovranno esserci gli ulteriori gradi di progettazione e la Car. Stiamo lavorando per accelerare anticipando dal 2028 al 2027. Sarà un museo che regala spazi pubblici alla città e fruibili a prescindere dalla visita del museo. Questi spazi si intrecciano in una forestazione dentro il museo con una soluzione originalissima consentendo di essere uno degli edifici più avanzati al mondo”
“Si pagherà come tutti i musei”, specifica il primo cittadino specificando come non sarà un museo gratuito. In realtà però ci saranno molti spazi accessibili senza il biglietto, proprio come accade ad esempio al MAXXI con la biblioteca e la parte ristorazione a testimonianza di come le nuove strutture museali siano dei veri hub da vivere ogni giorno. Roberto Gualtieri poi spiega che non ci saranno sorprese dato che i soldi, 75 milioni di euro, per realizzare la struttura ci sono: “Nella variazione di bilancio approvata ieri abbiamo già inserito i soldi per la progettazione definitiva. Ci sarà poi il budget per la realizzazione del museo che costerà decine di milioni”. Una riqualificazione importante del quartiere, che spinge Roma verso il futuro come sottolineato anche dall’Assessore all’Urbanistica Veloccia.
Lo Studio Adat e il progetto Science Forest, l’intervista a Antonio Ripaldai
[bbvideo id=5582448]
Il progetto presentato da Adat Studio sperimenta la possibilità di combinare le attività del Museo della Scienza con la vita della città, negando tradizionali dicotomie quali naturale. Il progetto concepisce l’edificio come un frame importante ma non definitivo della storia di questo luogo, infatti come spiegato proprio a TAG24 da uno dei due soci Antonio Ripaldai è un museo modulare che potrebbe subire variazioni o integrazioni. Si tratta di un quacosa di rivoluzionario: “Lavoriamo con aziende internazionali importanti, abbiamo dei partner che si occuperanno poi di realizzare con noi il progetto definitivo”, le parole emozionate dell’architetto.
ll Museo della Scienza è parte del progetto complessivo di riqualificazione dell’ex caserma Guido Reni rappresenta uno dei principali interventi di rigenerazione urbana avviati a Roma, contribuendo a rafforzare l’identità culturale della città, rilanciandone il ruolo nazionale e internazionale. Il nuovo Polo culturale sarà realizzato nell’area dell’ex Stabilimento Militare di via Guido Reni, quartiere Flaminio, e andrà a completare un sistema urbano di altissimo valore nel quale sono già presenti, tra gli altri, il Ponte della Musica, l’Auditorium e il MAXXI con il suo progetto di espansione