La Corea del Nord non intende più scherzare e passa alle minacce concrete: per il Governo, la presenza di un sottomarino nucleare Usa in un porto della Corea del Sud, precisamente a Busan, autorizzerebbe l’utilizzo della bomba atomica per rispondere alla minaccia estera.

Sulla questione, si è espresso il Ministro della Difesa nordcoreano Kang Sun Nam, il quale ha richiamato l’America a non tirare troppo la corda: «Il dispiegamento statunitense di risorse strategiche nucleari, tra cui un sottomarino, soddisfa le nostre direttive per l’uso di armi nucleari», ha spiegato il funzionario.

Gli Usa, secondo il Governo della Nord Corea, starebbero oltrepassando la soglia, costringendo Pyongyang a tenere in effettiva considerazione la possibilità di una difesa che faccia uso degli armamenti atomici.

Tensione tra Usa e Corea del Nord per il sottomarino a Busan

L’ultima volta che gli Stati Uniti si erano avvicinati così tanto alla Corea del Nord, attraccando in un porto della sorella gemella Sudcorea, risale a 42 anni fa. Era il 1981 e il sottomarino USS Robert E. Lee scalò presso la città sudcoreana di Busan. Più di quattro decenni più tardi, gli Usa scelgono di effettuare lo stesso scalo, questa volta con il sottomarino lanciamissili di classe Ohio chiamato USS Kentucky.

Si tratta, come ha ricordato il coordinatore del Consiglio di Sicurezza nazionale americano per gli affari dell’Indo-Pacifico Kurt Campbell, di un modo per dimostrare agli avversari, prima fra tutti la Corea del Nord, la volontà di «deterrenza estesa» dell’America nei confronti di Seoul.

D’altronde, la possibilità di inviare sottomarini con capacità nucleare in Corea del Sud per far mostra delle risorse strategiche americane nel territorio difficile della penisola coreana era già contemplata nella “Dichiarazione di Washington” firmata da Joe Biden e dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol.

Lo scopo principale dovrebbe essere quello di dissuadere la Corea del Nord da eventuali passi falsi che riguardino il nucleare, ma pare che la mossa strategica abbia molto di più sortito l’effetto di fomentare l’ira di Pyongyang.

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