Le cronache si tingono di nero mentre raccontano la storia di Mariella Marino, vittima dell’ennesimo femminicidio nel nostro Paese, consumatosi questa volta a Troina. Marino aveva 56 anni e viveva con la madre presso un piccolo paesino perso nell’ennese. La sua vita è stata spezzata da alcuni colpi di arma da fuoco che l’hanno raggiunta per strada, mentre camminava per via Sollima.

La zona è tranquilla, siamo nelle vicinanze del centrale ione di San Basilio. Mariella Marino non si preoccupa di guardarsi alle spalle, mentre cammina tranquillamente per il vialone. Ma qualcuno la sta seguendo a poca distanza. L’assassino impugna la pistola e spara alla 56enne, uccidendola.

Femminicidio a Troina, uccisa Mariella Marino: si sospetta del marito

L’attenzione degli inquirenti si è immediatamente concentrata sull’ex marito della donna, Maurizio Impellizzeri. La coppia si era separata già da tempo: i frequenti litigi avevano convinto marito e moglie, genitori di tre figli ormai maggiorenni, a non proseguire con la convivenza. Marino era infatti andata ad abitare con la madre, mentre Impellizzeri era rimasto nella casa della coppia.

Non sono ancora chiare le motivazioni dell’omicidio. Sul luogo della sparatoria si è recato il pm Michele Benintende, che coordinerà poi anche l’interrogatorio all’unico sospettato del caso. Impellizzeri, infatti, è stato raggiunto dai militari una volta tornato nella sua abitazione (vecchia casa sua e dell’ex moglie uccisa).

Femminicidi: la piaga d’Italia (e del mondo)

Il caso di Mariella Marino, con i forti sospetti addensatisi intorno alla figura del marito, riapre il pesante dossier sui femminicidi. Nel 2023, in Italia, nei primi 6 mesi dell’anno sono state ben 47 le donne uccise da uomini che stavano loro vicini.

L’ultimo caso che aveva scatenato l’orrore dei media era stato quello della 17enne Michelle Maria Causo, il cui corpo è stato buttato accanto ad un cassonetto nel bel mezzo del quartiere Primavalle, a Roma.

La Morte di Mariella Marino torna ad inspessire questo triste computo e riporta, ancora una volta, le coscienze su un tema che non può e non deve essere ignorato.