Simone Fontecchio ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, parlando anche della scelta di Paolo Banchero. Il cestista è stato convocato da Gianmarco Pozzecco nel training camp dell’Italia di Basket

Basket, Fontecchio cinico su Banchero: “Non perdiamo niente senza di lui”

Simone Fontecchio ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, parlando anche della scelta di Paolo Banchero. Il cestista è stato convocato da Gianmarco Pozzecco nel training camp dell’Italia di Basket. Gli azzurri affronteranno una serie di incontri amichevoli nel mese di agosto. Test utili per avvicinarsi nel migliore dei modi al prossimo Mondiale di basket che si terrà in Asia. Una competizione in cui l’Italia vorrà sicuramente fare la propria parte, come testimoniato dalle parole dello stesso Fontecchio al Corriere della Sera: “Il primo step è arrivare ai quarti. Ma abbiamo voglia di prenderci qualcosa di importante. In queste competizioni bisogna essere in forma al momento giusto e serve anche un po’ di fortuna”.

Il giocatore italiano si aggregherà ai propri compagni dal prossimo 28 luglio. Nell’Italia ci sarà ancora Gigi Datome, capitano che al termine del Mondiale lascerà il basket giocato. Presenti anche i vari Pajola, Mannion e Melli. Assente invece Darius Thompson per dei ritardi burocratici sull’ottenimento del passaporto italiano. Ovviamente non ci sarà neanche Paolo Banchero, di cui si è discusso tantissimo dopo la scelta di giocare per gli Stati Uniti. Piuttosto che per la nazionale italiana.

Basket, Simone Fontecchio critica la scelta fatta da Paolo Banchero

E Fontecchio, in maniera abbastanza cinica, ha parlato così della scelta di Banchero: “Immaginavo che sarebbe finita così. Non perdiamo niente. Chi viene in Nazionale deve avere qualcosa dentro ed essere consapevole di cosa vuol dire indossare la maglia azzurra. Sono contento del nostro gruppo”. L’ala piccola originaria di Pescara ha anche parlato del suo primo anno in NBA. Nell’estate 2022, infatti, Fontecchio firmò il suo primo contratto con gli Utah Jazz. Una franchigia a cui si è legato per due anni sulla base di 6 milioni di dollari. Prima dei Jazz, Fontecchio ha militato anche un anno nel Baskonia. Formazione a cui è giunto dopo un solo anno trascorso con l’Alba Berlino in Germania dove ha anche vinto un campionato.

L’ex Olimpia Milano ha parlato così nella sua prima annata americana.: “Il bilancio positivo. Mi sento più consapevole e sono carico per l’anno prossimo. Sapevo che ci sarebbero stati degli ostacoli, ma ero preparato a livello mentale. Ho capito quello che il coach si attendeva da me. In NBA quando hai un ruolo da specialista devi limitarti a fare quello che la squadra ha bisogno”. E sul futuro, il classe ’95 non ha dubbi. Dato che vuole continuare la propria esperienza in NBA con la formazione di Salt Lake City: “Vorrei rimanere ai Jazz. Le prospettive sono ottime, stiamo costruendo bene. È anche un bisogno che sentiamo come famiglia, restare fermi, avere intorno le stesse persone”.

Basket, Fontecchio si espone su Paolo Banchero: “Immaginavo che finisse così”

In Western Conference, Fontecchio e gli Utah Jazz hanno raggiunto soltanto il dodicesimo posto in classifica. Il cestista azzurro nel complesso ha giocato 52 incontri, di cui sei da titolare. La miglior gara in NBA dell’ala italiana è stata sicuramente quella contro i Milwaukee Bucks lo scorso marzo. Una partita persa dalla formazione di Salt Lake City, in cui tuttavia Fontecchio si è messo in mostra realizzando ben 26 punti totali.

Fontecchio, in conclusione, ha espresso anche un parare su Joel Embiid e LeBron James. Due avversari affrontati nelle gare contro i Philadelphia 76ers e i Los Angeles Lakers: “Embiid? Una macchina da punti. A noi ne ha fatti sessanta in una sola partita. Ha meritato il titolo di MVP. LeBron? Eh me lo ricordo bene, ho dovuto marcarlo in una partita contro i Lakers ed è stato molto impegnativo.”