“Sono veramente incazzato per questa sentenza, se vi aspettavate una risposta diplomatica non la troverete“, esordisce così a TAG24 Fabrizio Cremonini sindaco di Ardea dopo le ultime notizie della sentenza sul nuovo termovalorizzatore di Roma da parte del TAR del Lazio che di fatto spalanca la strada alla gara di appalto per la costruzione. Il primo cittadino poi si mostra sconsolato spiegando le ragioni di una decisione che piuttosto che giuridica è politica: “Finché Gualtieri avrà il ruolo di commissario nessun ricorso verrà neppure preso in considerazione, sono pentito di aver speso migliaia di euro per il Tar. Ci sono tutti i requisiti perché l’inceneritore non venga realizzato in una zona agricola già degradata dalla discarica del comune di Roma per 30 anni. Metterci questo nuovo inceneritore significa creare un serio problema anche di viabilità che inquinerà la zona, i rifiuti non arriveranno volando lì”. Poi sottolinea anche che la zona è agricola con il rischio di gravi danni per prodotti locali: “Noi abbiamo una zona lì con vini doc, kiwi igp, ma soprattutto abbiamo pagato per 30 anni al discarica di Roncigliano che sta a 50 metri dal territorio di Albano e vicinissima a case del territorio di Ardea a Santa Palomba”.
Termovalorizzatore di Roma ultime notizie, le parole di Fabrizio Cremonini sindaco di Ardea in esclusiva
Fabrizio Cremonini è un fiume in piena ai microfoni di TAG24 contro il sindaco della Capitale, già travolto dalla bufera sulla nuova ztl: “Non capisco perché Roma, che ha uno spicchio di terreno tra altri tre lo debba mettere proprio lì. Se il dottor Gualtieri è così ecologista e l’inceneritore non inquina lo mettesse davanti al Colosseo.Tutti gli sfascia carrozze li stanno dirottando sui comuni limitrofi a Roma, questo significa risolvere i problemi della città creandoli all’hinterland”. Poi arriva un’altra stoccata a Gualtieri e la sua nomina a commissario straordinario: “Purtroppo decide il commissario, se Gualtieri fosse stato convinto davvero della bontà della sua proposta sarebbe rimasto soltanto come un sindaco rimanendo nostro pari. Lui è voluto diventare commissario ricevendo dunque poteri straordinari”.
Il governo inerme di fronte al potere del commissario
Secondo Fabrizio Cremonini neppure l’esecutivo ha facoltà di intervenire sulla questione termovalorizzatore di Roma dopo queste ultime notizie revocando la nomina di Gualtieri a commissario: “Non so che strumenti possa avere per ritirare una delega del genere, c’è un mandato con indicazioni ben definite e la cosa era stata impostata in questo modo. Il Governo sta ereditando una situazione di difficile cambiamento. Posso dire che faremo di tutto per impedire la costruzione, ma va fatta una riflessione approfondita soprattutto sotto l’aspetto ambientale”, poi apre le porte al ricorso presso il Consiglio di Stato che sarà valutato già oggi in un confronto con gli altri sindaci dell’hinterland romano in base alle ultime notizie che può darci: “In giornata incontreremo gli altri sindaci dell’hinterland romano, sul termovalorizzatore dovremo valutare una decisione comune. Quando si fa un ricorso significa impegnare risorse importante perché i ricorsi costano molto. Sono stanco di spendere soldi pubblici dei cittadini togliendoli ad altre emergenze, poi vedo che la risposta dei vari tribunali è sempre la stessa. Dobbiamo capire se c’è davvero la possibilità di fare un ulteriore ricorso. I comuni più interessati sono Pomezia, Albano e Ardea, ma anche i comuni di Marino, Ariccia, Castel Gandolfo e Aprilia si sono uniti alla nostra protesta. Il problema vero sarà modificare tutta la viabilità della zona dove dovrebbero essere mobilitate 600 tonnellate di rifiuti sulla Ardeatina”.
Il mancato dialogo di Gualtieri sulla proposta alternativa della Regione Lazio
Neppure la Regione Lazio ha potuto ottenere nulla nel confronto con il commissario Gualtieri, che ha rifiutato di parlare anche su una proposta ufficiale presentata in alternativa al termovalotizzatore di Roma: “Abbiamo fatto svariate iniziative insieme alla Regione Lazio, il presidente Rocca ha anche portato in un tavolo con Gualtieri la mia idea: chiedevo di fare 10 inceneritore dislocati nella regione da 60 tonnellate come a Bolzano in Trentino rispetto all’unico da 600 tonnellate”, una riposta che non è neppure arrivata secondo le ultime notizie “Purtroppo quell’incontro non ha avuto un seguito positivo, i poteri di Gualtieri da commissario superano qualsiasi ostacolo e probabilmente anche il presidente della Regione Lazio sono limitati”.
Le lotte interne al Pd sul Termovalorizzatore
Fabrizio Cremonini non vuole entrare nelle lotte interne al Partito Democratico, ma è evidente come questa sia prima di tutto una battaglia del sindaco: “Io le beghe interne del PD non posso saperle, dico solo che il sindaco di Albano è fortemente contrario alla realizzazione dell’inceneritore pur essendo in capo a quel partito. Non so se abbia parlato con il segretario Schlein, ma è noto che anche all’interno dello stesso partito ci siano divisioni sul tema. Personalmente non capisco proprio la politica di Elly Schlein. C’è una spaccatura, ma alla fine mettono la testa sotto la sabbia come gli struzzi e vanno avanti”.
I dati della differenziata a Roma i più bassi d’Europa
Il primo cittadino di Ardea spiega che se si è arrivati a questa situazione la colpa è anche delle amministrazioni precedenti, ricordando che tranne la parentesi Alemanno la città di Roma vanta una più che ventennale amministrazione di sinistra: “Questa è una battaglia politica, il vero problema è il Comune di Roma. Il 32% di differenziata è un dato vergognoso, è la peggiore capitale Europea. Noi facciamo oltre il 70% di differenziata, poi l’estate paghiamo le conseguenze della maleducazione dei romani perché a giugno e luglio abbiamo perso 9 punti percentuali di differenziata. I romani sono grandi maleducati e buttano i sacchetti per strada. Questo non è colpa loro, ma di chi li ha amministrati senza fare mai la differenziata. Parigi e Londra sono grandi, ma hanno avuto la loro metodologia. Ora si crea un inceneritore per bruciare i rifiuti”.