Mondiali di calcio femminili 2023 Cina – A livello internazionale, la cina vuole ritrovare quell’appeal che le manca da molto ma molto tempo. Tutto parte e finisce dalla finale mondiale del 1999.
A quella terza edizione del torneo FIFA femminile, la squadra campione d’Asia in carica deve tutto e niente. Deve tutto perché con l’ottimo cammino fino alla finale poi persa solo ai calci di rigore contro gli Stati Uniti, si è guadagnata a livello di immagine il prestigio che le apperteneva fino ad allora solo dentro il proprio continente.
Deve niente, perché effettivamente, per quanto abbia giocato uno straordinario mondiale e una partita eroica in finale, il secondo posto non rimane impresso negli annali, tutt’altro.
Da quel 1999, poi è come se si fosse scaturita una maledizione contro le giocatrici che di anno in anno hanno vestito la maglia della nazionale cinese: successivamente i quarti sono stati l’obiettivo massimo raggiunto in quattro edizioni per non parlare poi dell’annata in cui l’obiettivo è stato mancato.
Il 2011 infatti, con la non qualificazione ai mondiali di Germania, ha segnato il periodo più nero della storia calcistica della nazionale cinese come pure quello del non superamento dei gironi a Tokyo 2020.
Mondiali di calcio femminili 2023 Cina
La spedizione mondiale di Australia e Nuova Zelanda, inizia per la nazionale Cinese con la patch di campione d’Asia apposta sulle magiette. Questa ultima vittoria rilancia dunque le ambizioni di una selezione che da quando è sotto la guida della nuova CT Shui Qinqxia, sta riprendendo confidenza coi grandi palcoscenici internazionali.
L’attuale CT è portatrice sana di valori sportivi che vanno oltre la semplice partecipazione ad una competizione, del resto non poteva essere altrimenti, una che nel DNA ha la vittoria, solo la vittoria può trasmettere.
Oggi la squadra asiatica può dare più degli anni scorsi la sensazione di essere un’avversaria temibile. A testimoniarlo oltre che l’avvento di un nuovo staff tecnico di tutto rispetto anche la maniera in cui avvengono i risultati. Per esempio ha ritrovato la facilità di andare a rete ma soprattutto una solidità difensiva che mancava da tempo. Ad attendere la Cina nel percorso Mondiale, che partirà dal girone D, Danimarca, Haiti e Inghilterra
La Stella
Fra le giocatrici chiamate a risollevare sportivamente parlando la selezione asiatica, c’è la veterana con più presenze (150 all’attivo) nonché la miglior giocatrice della Coppa d’Asia Wang Shanshan.
L’attaccante formidabile dal punto di vista realizzativo, sa traformarsi in una tuttofare: oltre che sul fronte di attacco sa giocare anche in altri ruoli. Profilo di giocatrice decisamente versatile che forse nel mondo del calcio femminile non ha eguali.
Dotata di una grande fisicità, è altrattanto veloce, ma soprattutto brava coi piedi. Tecnicamente pulita sa vestire all’occorrenza anche i panni dell’assistwoman.
Le gare della Cina nel Gruppo D
- 22 luglio: Danimarca – Cina (Perth Rectangular Stadium)
- 28 luglio: Cina – Haiti (Hindmarsh Stadium)
- 1 agosto: Cina – Inghilterra (Hindmarsh Stadium)
La rosa delle 23 della Cina
- Portieri: Pan Hongyan, Xu Huan, Zhu Yu.
- Difensori: Gao Chen, Wu Haiyan, Dou Jiaxing, Wang Linlin, Li Mengwen, Chen Qiaozhu, Yao Wei.
- Centrocampiste: Wu Chengshu, Yang Lina, Yao Lingwei, Zhang Linyan, Shen Mengyu, Zhang Rui, Zhang Xin, Gu Yasha.
- Attaccanti: Lou Jiahui, Tang Jiali, Wang Shanshan, Wang Shuang, Xiao Yuyi.
Dove è arrivata a Francia 2019?
A Francia 2019, la Cina è stata inserita nel gruppo B, con Germania, Spagna e Sudafrica. Ripescata come una delle migliori terze ha giocato gli ottavi di finale contro l’Italia. La partita persa 10 ne ha sancito la eliminazione alla competizioen mondiale transalpina.