Davide Baiocco candidato sindaco di Perugia. Dopo essere stato per anni una colonna del Grifo, l’ex centrocampista vuole esserlo anche per la città di Perugia, accettando il ruolo di candidato sindaco di Alternativa Popolare. Una sfida entusiasmante e che l’ex numero 17 ha deciso di raccogliere con l’annuncio da parte del Coordinatore Nazionale di AP Stefano Bandecchi.
Baiocco a Tag24: “Colpito dalle parole chiave di Alternativa Popolare”
- Perché Davide Baiocco ha deciso di candidarsi a sindaco di Perugia con Alternativa Popolare?
Tutto è partito da un pensiero del coordinatore provinciale di Alternativa Popolare l’avvocato Cristian Brutti, scelto dal segretario Bandecchi per cercare i candidati sindaci per la provincia di Perugia. Avendo una conoscenza pluriennale con lui, l’avvocato Brutti mi ha contattato vedendo in me la figura giusta per rappresentare la mia città. Da lì è partita questa idea che si è concretizzata nell’incontro con Stefano Bandecchi dove ci siamo piaciuti, per filosofie di vita e di azione sul campo. Ci siamo trovati e, visto che i matrimoni si fanno in due, ci siamo piaciuti e ci siamo detti di sì.
- Cosa l’ha colpita del progetto di Alternativa Popolare? In cosa si è ritrovato?
In alcune parole chiave. Oltre ad aver visto quanto fatto in poco tempo a Terni, mi sono piaciute alcune parole chiave: libertà, umiltà, contribuzione, servizio. Tutte cose che nella mia carriera di giocatore, allenatore, imprenditore mi hanno contraddistinto. Tutto ciò mi ha colpito, così come il modo diretto vero e onesto di comunicare del segretario Bandecchi. Mi è piaciuto molto. L’ho seguito anche per le vicende calcistiche, dove l’ho sentito più volte parlare e aldilà dell’ambito, e se ti possa piacere o meno ciò che ti dice, sicuramente si percepisce verità, onestà e modo diretto di comunicare.
- Quindi, al bando il politichese?
Sì (ride, ndr). Probabilmente sì. È un mondo (quello politico, ndr) che ho sempre visto dall’esterno e mi ha incuriosito anche perché le mie domande erano sempre le stesse: come mai si facesse poco per tutto quello che c’è da fare e si discutesse così tanto. E non capivo mai dove fosse la verità, se nella voglia di non fare o nell’impossibilità di fare. Poi, parlando con il segretario alcune risposte sono arrivate: ci si perde in tante decisioni quando si è in tanti a parlare e si perde tempo, non si decide, non si agisce, quindi c’è poca responsabilità, coraggio e quindi alle volte c’è questo genere di immobilità e purtroppo anche danni alla cittadinanza.
- Quali sono le criticità maggiori a Perugia e che lei si propone di risolvere?
Con tutte le persone che mi aiuteranno, perché altra cosa di cui si parla e mi piace è quella di squadra, un team, cosa che un pochettino conosco per precedenti esperienze. Di questo parleremo in conferenza stampa: di tutte le criticità, delle cose che si possono migliorare. Partendo dal presupposto che tutto è migliorabile e che ci sono sempre cose da fare, gli argomenti di cui si parla sempre a Perugia ultimamente, oltre a quelli in comune con Terni che possono essere la questione dell’acqua, il verde pubblico, le strade, sostenibilità, digitalizzazione, possiamo allargare il discorso ad argomenti più rilevanti come il nodo, lo stadio di Perugia, di opere e progetti che sicuramente colpiscono e influenzano la comunità e sono un po’ più grandi. Tutte cose importanti per far crescere la città perché secondo me Perugia può ambire a essere una città metropolitana. Queste sono tante cose di cui magari in conferenza stampa potremo parlare.
- Quali sono stati gli errori più grandi da parte delle precedenti amministrazioni di Perugia?
Una delle cose che non mi piace è giudicare senza avere sufficienti informazioni. Più che degli errori del passato, tanto gli errori sono evidenti – e li stiamo pagando un po’ tutti – è inutile tornarci sopra. Mentre per me è utile lavorare per migliorarli o eliminarli totalmente. Affronteremo tutte le criticità e l’immobilità dell’ultimo periodo, cercando di capire anche perché certe cose non sono state fatte e cercando di trovare una soluzione a questo problema che tiene ferma la città. Se la città è ferma non ne trae beneficio nessuno, in primis noi cittadini.
Baiocco, candidato sindaco a Perugia: “I miei valori sono quelli di Alternativa Popolare”
- Stefano Bandecchi, con cui lei ha trovato delle affinità, è stato premiato sì dalla città di Terni, ma molto spesso è anche sotto attacco da parte. Che sono arrivate anche a ridosso dell’annuncio della sua candidatura a sindaco di Perugia con AP. Non la spaventa?
Ho fatto un mestiere dove ho subito critiche professionali e personali. L’unica cosa che posso fare è fare agli altri quello che vorrei fosse fatto a me. Non mi piace criticare, penso che sia da deboli, giudicare e quindi la cosa che faccio io è accettare, rispettare. Rispetto la libertà di parola, che è un diritto costituzionale, anche se non condivido in questo momento della mia vita. È normale che quando si tratta di ricevere attacchi e insulti personali è un po’ più difficile, ma io accetto e rispetto. Quello che mi ha caratterizzato non sono tanto le chiacchiere, ma il fare. E quindi l’unico modo per rispondere allo scetticismo, alle polemiche è l’umiltà. Conosco l’arma dell’umiltà, del rispetto, del coraggio, della perseveranza, la voglia di migliorarmi, l’impegno e la passione. Queste le posso garantire, come ho sempre fatto. Il risultato invece è più difficile perché alle volte è l’insieme di più fattori che debbono allinearsi. Però se ti ci metti, metti le basi giuste sui quello che controlli, non esiste un caso se i risultati si ottengono. Userò quindi le armi che ho sempre usato, insieme ai valori e principi che mi ha dato la mia famiglia e che sono gli stessi di Alternativa Popolare.
- Ha parlato di squadra, Davide Baiocco per Perugia ha già cominciato un lavoro di definizione dei candidati della lista?
Sì, da soli non si fa niente. Non ho scelto uno sport individuale ma di squadra nella mia carriera da calciatore, ho fatto parte di gruppi squadra dove ci sono tante parti che devono fare una sinergia creativa, un’alleanza di cervelli per raggiungere un risultato. A maggior ragione, quando si decide di scegliere un ruolo così importante. Credo che da solo una persona non possa fare nulla ma debba costruire intorno a se una squadra di persone come lui o più brave di lui. Ci stiamo muovendo in questo senso con l’avvocato Brutti e a tutte le persone che hanno dimostrato vicinanza sia ad Alternativa Popolare sia alla filosofia e a quello che vuole fare attivamente il partito, che sta già facendo a Terni che vuole ripetere a Perugia e in tutti i comuni della provincia e magari estendere a orizzonti più ampi.