Questo fine settimana, alle qualifiche del Gran Premio di Ungheria di F1, esordirà l’Alternative Tyre Allocation, nuovo regolamento per l’assegnazione dei pneumatici
F1, GP Ungheria: parte il Alternative Tyre Allocation
Questo fine settimana, alle qualifiche del Gran Premio di Ungheria di F1, esordirà l‘Alternative Tyre Allocation. Si tratta del nuovo regolamento sperimentale per l’assegnazione dei pneumatici e prevede l’utilizzo della mescola hard nella Q1, della media in Q2 e della soft in Q3. Una decisione presa soprattutto nell’ottica della sostenibilità della Formula. Cosa cambia nel concreto? I piloti in gara potranno evitare l’utilizzo di due set di gomme contemplate, diminuendo il numero da 13 a 11 totali, potendo usufruire così di tre set di pneumatici hard, quattro medi e quattro soft. Quattro set di intermedie, tre di full wet rimarranno invece quelle predisposte per il bagnato. Quindi, nel concreto, meno set disponibili di gomme per le scuderie, una scelta limitata di gomme da parte dei piloti ma uno spettro strategico più ampio. Durante il dodicesimo appuntamento targato Formula 1 nel 2023 sul tracciato dell’Hungaroring prenderà il via questa formula. Al Gran Premio d’Italia a Monza verrà ripetuta l‘Alternative Tyre Allocation.
Alternative Tyre Allocation: una scelta che fa discutere
Sul sito ufficiale della Pirelli, Mario Isola ha detto la sua ha riguardo:
“Il Gran Premio d’Ungheria è diventato un appuntamento classico della stagione estiva della Formula 1 e, come tale, vede grandi protagoniste le temperature dell’aria e dell’asfalto, solitamente molto elevate. Ciò mette a dura prova piloti, vetture e pneumatici, anche perché la natura tortuosa del tracciato non consente di poter tirare il fiato, a niente e a nessuno: c’è sono un rettilineo abbastanza lungo – quello dei box – che costituisce anche, nella staccata della prima curva a destra, l’unica, concreta possibilità di sorpasso. Poi ci sono una successione di altre tredici curve, sette a destra e sei a sinistra per un circuito che è secondo soltanto a quello di Monte-Carlo in termini di velocità media più bassa, tanto è vero che le monoposto di solito sono equipaggiate con un livello di carico aerodinamico analogo a quello della gara del Principato. Con tante curve lente da percorrere la trazione è uno dei fattori cruciali per un buon rendimento così come il rischio maggiore è il surriscaldamento dei pneumatici. Pur essendo un tracciato permanente, l’Hungaroring non è utilizzato molto spesso e le condizioni dell’asfalto migliorano in maniera considerevole durante il fine settimana man mano che la traiettoria ideale si gomma. Di solito, questa gara si gioca molto sulle strategie e sul degrado delle gomme. Quest’anno abbiamo scelto di portare un tris di mescole più morbido (C3, C4 e C5) rispetto al 2022 e sarà sperimentato per la prima volta un nuovo format di allocazione di gomme per le qualifiche (ATA, Alternative Tyre Allocation), che prevede l’obbligo in caso di pista asciutta di utilizzo della Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3. Entrambe queste novità possono, almeno sulla carta, offrire un ventaglio di opzioni più ampio proprio in termini di strategia. L’ATA consente inoltre di risparmiare due treni di gomme da asciutto rispetto al format tradizionale (undici invece di tredici) e sarà provato nuovamente in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza: poi FIA, F1 e le squadre decideranno se, eventualmente, adottarlo per la prossima stagione”.