Mondiali di calcio femminili 2023 Svizzera – Squadra discreta quella della nazionale elvetica che durante la prima fase di qualificazione ha dato del filo da torcere anche alla nostra nazionale.

La Svizzera, sembrava potesse arrivare direttamente alla qualificazione ai mondiali di Australia e Nuova Zelanda, ed invece complice un solo pareggio, quello conseguito contro la Romania, alla fine se l’ha dovuta raggiungere attraverso la finestra dei play off, battendo il Galles per 2-1.

Mondiali di calcio femminili 2023 Svizzera

La selezione rossocrociata, allenata dalla CT tedesca Inka Grings, è composta da giocatrici che a suo dire ognuna di loro sa ricoprire più ruoli. Dunque la duttilità, caratteristica che contraddistinguerà questo gruppo, sarà la principale qualità di giovani ragazze e calciatrici veterane che metteranno in opera nel torneo mondiale femminile pronto a partire col calcio d’inizio tra qualche ora in Australia e in Nuova Zelanda.

Lasciata alle spalle la batosta subita nell’ultimo campionato europeo (un punto solo guadagnato nel girone di qualificazione), la nazionale svizzera è ormai pronta per dimostrare quanto le cose siano cambiate dopo periodi di lungo appannaggio, soprattuto dopo l’avvicendamento avvenuto in panchina.

La selezionatrice tedesca ha da subito messo le cose in chiaro e ha dovuto, per forza di cose guardare prima all’interesse del gruppo e poi fare le scelte. Non si è fatta dunque problemi a lasciare a casa delle giocatrici piuttosto che altre preferendo loro ragazze più giovani come Iman Beney, Laura Felber, Seraina Piu-bel, Marion Rey e Alisha Lehmann, che si affacciano per la prima volta ad un palcoscencio di così grande importanza.

Curiosa, ma anche rischiosa fra tutte, la convocazione di Iman Beney non ancora maggiorenne, nel pieno dell’età adolescenziale ma dotata di grande talento che potrà evidentemente mettere a disposizione della squadra.

Ad attendere le elevetiche, sorteggiate nel Gruppo A, la nazionale delle Filippine, della Norvegia e quella delle padrone di casa della Nuova Zelanda.

La stella

Ramona Bachmann, nata a Malters, il 25 dicembre 1990, attaccante del Paris Saint-Germain è la stella della nazionale svizzera. Basta già evidenzaire questi numeri per capire di chi stiamo parlando: in 131 presenze 57 gol. E’ nientepopodimeno che la seconda marcatrice di sempre della selezione elvetica.

E’ la vera leader del gruppo, una delle poche delle 23 che sono state convocate per questi mondiali ad avere esperienze internazionali. Per non parlare poi dei titoli che ha conquistato nell’arco della sua carriera.

L’attaccante, ha segnato in ogni dove, con le maglie dei club in cui ha militato, ha realizzato quasi 150 gol in 300 e passa gettoni di presenza tra campionato svedese, inglese e francese.

Mondiali di calcio femminili 2023 Svizzera 1

Le 23 della Rosa

  • Portiere: Seraina Friedli (Zurigo), Livia Peng (Levante), Gaelle Thalmann (Betis Siviglia)
  • Difensori: Eseosa Aigbogun (Paris FC),Luana Buhler (Hoffenheim), Viola Calligaris (Levante), Laura Felber (Servette), Noelle Maritz (Arsenal), Lara Marti (Bayer Leverkusen), Nadine Riesen (Zurigo), Julia Stierli (Zurigo)
  • Centrocampiste: Amira Arfaoui (Bayer Leverkusen), Sandrine Mauron (Servette), Seraina Piubel (Zurigo), Geraldine Reuteler (Eintracht Francoforte), Marion Rey (Zurigo), Coumba Sow (Servette), Lia Walti (Arsenal)
  • Attaccanti: Ramona Bachmann (PSG), Ana-Maria Crnogorcevic (Barcellona), Fabienne Humm (Zurigo), Alisha Lehmann (Aston Villa), Meriame Terchoun (Dijon)

Le gare della Svizzera nel Gruppo A

  • 21 luglio: Filippine-Svizzera (Dunedin Stadium)
  • 25 luglio: Svizzera-Norvegia (Waikato Stadium)
  • 30 luglio: Svizzera-Nuova Zelanda (Dunedin Stadium)

Dove è arrivata a Francia 2019?

La nazionale di calcio femminile della Svizzera, non ha partecipato alla fase finale dei campionati del mondo di calcio femminili del 2019 perché non è riuscita a qualificarsi. Non ha ottenuto infatti il pass per la Francia per via dello spareggio perso contro l’Olanda. Per onor di cronaca, la Svizzera, ha partecipato solo una volta ad un Mondiale, quello del 2015 vinto poi dalla Norvegia.