La situazione è sempre la stessa. Un nuovo incendio ha bruciato almeno una dozzine di baracche della bidonville a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia.
Nell’agglomerato vivono migliaia di braccianti, provenienti per lo più dall’Africa e che sono impiegati nelle campagne della zona. L’insediamento si trova su una pista di un ex aeroporto militare nei presi del Comune foggiano, dove soprattutto nel periodo estivo gli immigrati aumentano esponenzialmente.
La causa delle fiamme è ancora da accertare. Il rogo però è stato prontamente spento dai Vigili del fuoco giunti sul posto. Al momento non sembra ci siano feriti o intossicati.
Baraccopoli Borgo Mezzanone, secondo incendio in 4 giorni
Solo pochi giorni fa, il 15 luglio, un altro incendio aveva devastato una parte della baraccopoli. I sindacati erano scesi in campo per attaccare le istituzioni. In una nota la Cgil e la Flai incalzavano dicendo che
“solo per circostanze fortuite non ci è scappato l’ennesimo morto. Vi sono oltre 54 milioni assegnati dal Governo precedente per il superamento di questo luogo. Risorse che non possono essere sprecate”
Il sindacato aveva rivolto un appello al prefetto di Foggia per convocare “urgentemente” tutti i comuni ineressati
“ai piani di superamento degli insediamenti informali di lavoratori stranieri”. Il prefetto “valuti lo stato di avanzamento dei progetti e la fattibilità degli interventi. Evitiamo di attendere un’altra vittima per farci tutti carico di una condizione non più sostenibile dal punto di vista sanitario, della sicurezza e della legalità”.