In queste giornate estive dominate dalla minaccia del grande caldo e tutte le annesse conseguenze, ci si chiede quanto una dinamica del genere possa modificare i grandi eventi sportivi, come l’Olimpiade di Parigi 2024
Olimpiadi di Parigi 2024: sfida al grande caldo
In queste giornate estive dominate dalla minaccia del grande caldo e tutte le annesse conseguenze, ci si chiede quanto una dinamica del genere possa modificare i grandi eventi sportivi, come l‘Olimpiade di Parigi 2024. In questi mesi abbiamo seguito i vari step con cui gli organizzatori stanno piano piano dando il via all’attesissimo evento sportivo. Passaggi dove al centro dell’immensa macchina organizzativa non c’è solo l’aspetto riguardante le competizioni agonistiche, ma anche l’impatto ambientale e la sostenibilità. Discorsi imprescindibili poichè come questa estate 2023, si prospetta per la prossima stagione estiva il medesimo caldo. Temperature che ovviamente avranno delle ripercussioni e che gli organizzatori stanno cercando di valutare e soprattutto contenere. Tony Estanguet, il presidente del Comitato di organizzazione dell’Olimpiade, qualche mese fa aveva parlato di un evento green e ad impatto zero. Un “Prima e dopo Parigi 2024” anche ad questo punto di vista. Senza dimenticare le polemiche pronte a nascere. Ricordiamo infatti quando sulla scia della notizia in cui si parlava degli alloggi del villagio olimpico di Parigi 2024 sprovvisti di aria condizionata, Nicolas Ferrand dell’ente pubblico adibito all’edificazione delle infrastrutture olimpiche e paralimpiche aveva dichiarato: “Accettiamo collettivamente di avere sei gradi in meno e un’impronta di carbonio eccellente o diciamo che non va bene e siamo pronti a ridurre l’impronta di carbonio?” Parigi come modello del cambiamento climatico, come sottolineava il sindaco Anne Hidalgo: “Dobbiamo essere coerenti con i nostri obiettivi. I Giochi siano esemplari sul piano ambientale, l’impatto carbone sarà ridotto del 45% nel villaggio rispetto ad un equivalente progetto classico, cosi’ da poter rispettare gli obiettivi degli Accordi di Parigi con 10 anni di anticipo. Vi garantisco che non tornerò indietro e non cambieremo strada, non ci saranno cambiamenti di programma nella costruzione del villaggio”.
“Un prima e dopo Parigi 2024”
Con il clima torrido che si prevede a Parigi per la prossima estate, Tony Estanguet e i suoi colleghi, sono a lavoro da tempo per limitare i danni provocati dal caldo. Avendo come modello Tokyo a dichiarato proprio il sopracitato presidente del Comitato organizzativo, sono state prese in considerazione tutte le ipotesi e le soluzioni per tutalare il più possibile gli atleti, gli addetti ai lavori e gli spettatori presenti. Sono stati fatti dei test, come a Marsiglia, e si stanno sondando le zone dove la situazione sarà più sicura. Il tutto per rendere davvero sotto ogni aspetto quest’Olimpiade un modello da seguire, anche nella battaglia contro l’aumento delle temperature.