Secondo Donald Trump ci sarebbe uno strano parallelismo tra i sondaggi politici e le sue incriminazioni: la giustizia degli Usa lo prenderebbe di mira ogni qual volta il Tycoon risulta in vantaggio rispetto a Biden. Questo il nuovo attacco che il Repubblicano rivolge a giudici e tribunali, con i quali sembra già da tempo innescata una vera e propria battaglia mediatica.

Il nuovo exploit di Trump arriva in un’intervista per Fox News, durante un incontro con i suoi sostenitori in lowa. Il riferimento specifico riguarda ovviamente l’incriminazioni per i fatti del 6 gennaio 2021, quando un branco di sostenitori di Trump assaltò Capitol Hill.

Ogni volta che i sondaggi mi danno in vantaggio su Biden, la giustizia mi attacca. Non è mai successo nella storia degli Stati Uniti.

Accusa il Tycoon, dicendosi però consapevole che la denuncia per la marcia sul Campidoglio sarebbe presto arrivata:

Quello squilibrato Jack Smith ha inviato una lettera… affermando che sono un bersaglio dell’indagine del Gran Giurì per via dei fatti del 6 gennaio.

Aveva scritto Trump in un post pubblicato sul suo social Truth.

Usa, i problemi con la giustizia non fermano Trump: “Dobbiamo rendere l’America di nuovo grande”

Al di là di tutte le polemiche, Trump ha ancora una missione, un obiettivo dal quale non riesce a distogliersi, sebbene la sua fedina penale e la sua immagine risultino ormai palesemente compromesse: vincere le elezioni del 2024, «le più importanti di tutte». come le descrive lui stesso ai suoi sostenitori.

Ma mentre Trump cerca di rendere gli Usa «Great again», la giustizia va avanti: il Tycoon ha 4 giorni per costituirsi dopo le accuse rivoltegli dal procuratore Smith. Anche su questo, Trump ha qualcosa da ridire. Secondo lui, il tribunale gli avrebbe concesso «quattro gironi molto brevi» per presentarsi, e questo «significa quasi sempre un arresto e un’incriminazione». Queste le basi per ribadire le interferenze che, secondo il Tycoon, la giustizia strarrebbe operando nei confronti della sua campagna elettorale:

Questa caccia alle streghe è un’interferenza elettorale, un’arma totalmente politica in mano alle forze dell’ordine. È un periodo molto triste e buio.

Trump senza freni: “Biden non mette due parole di fila. Con me la guerra in Ucraina finirebbe il 24 ore”

All’ex coinquilino della Casa Bianca, il suo successore proprio non piace. Le parole che Trump rivolge a Joe Biden sono un attacco indiscriminato contro l’operato polito e contro la persona, oltre ad alludere anche ad una certa omertà degli ambienti della giustizia, che avrebbero lasciato correre a Biden fatti per cui il Tycoon è stato invece incriminato.

Joe Biden non è in grado di mettere due parole in fila. Lui ha tenuto tantissimi documenti classificati quando era vice presidente e senatore. Ma nessuno ne parla, parlano solo di Trump.

Accusa il Repubblicano. Poi, Donald Trump si concentra su uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia, che corrisponde anche ad uno dei temi più complessi della nostra attualità: la guerra in Ucraina. Il gioco è presto fatto per il Tycoon:

Se fossi presidente metterei fine alla guerra in Ucraina in 24 ore. Conosco Zelensky molto bene, conosco Putin molto bene. Direi loro di trovare un accordo: voglio solo mettere fine all’uccisione di migliaia di persone.

A questo punto della carriera politica, Trump sembra davvero pronto al tutto per tutto per rimanere aggrappato alla corsa per la presidenza degli Usa.