Elly Schlein a tutto tondo. La Segretaria del Partito Democratico, in un’intervista al Corriere della Sera, interviene a 360 gradi sul momento politico del suo partito e del Paese. E lo fa nel giorno in cui ricordiamo il 31esimo anno della strage di via D’Amelio dove Paolo Borsellino, e la sua scorta, vennero uccisi dalla mafia. Inizia da lì la Segretaria dem e lo fa, da vera donna di opposizione, in contrasto al governo Meloni:
Si spacciano come liberali, ma poi nella maggioranza c’è chi vuole indebolire alcuni presidi di legalità e gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata, dall’innalzamento del tetto al contante, alle modifiche al codice degli appalti. La preoccupazione – riprende la segretaria Pd – è comprensibile, se si vuole andare a ritoccare strumenti come il concorso esterno che hanno una valenza giurisprudenziale nel contrasto alle mafie e che sin qui hanno dimostrato la loro efficacia.
Obiettivo Europee
Come detto, a più riprese dai suoi esponenti: l’obiettivo del Partito Democratico è vincere le elezioni europee. Lo ha ribadito Schlein in questa intervista:
Dopo il congresso abbiamo riportato il partito a essere la prima forza di opposizione, saldamente sopra il 20% e possiamo riconquistare la fiducia di tanti che si erano allontanati. Mi sembra un bel balzo in avanti, visto che partivamo dal 15%. Noi alle Europee ci candidiamo per vincerle e siamo l’unica forza politica che non ha mai avuto ambiguità sull’Ue. Ricordo che quando Giorgia Meloni fondò anni fa il suo partito chiedeva l’uscita dall’euro.
Salario minimo, PNRR, fisco, giustizia
È quella per il salario minimo la battaglia identitaria scelta dal Partito Democratico per esercitare, a tutta forza, la sua pressione politica in antitesi al governo di centrodestra. La proposta avanzata con le altre opposizioni (senza Italia Viva) è stata soppressa dalla maggioranza in Commissione Lavoro. Il commento di Elly Schlein:
È inaccettabile che la destra volti la faccia da un’altra parte. Il salario minimo è una misura su cui le opposizioni hanno unito le forze per chiedere che non si scenda sotto i 9 euro l’ora, altrimenti è sfruttamento e non può essere legale. L’emendamento soppressivo non è un dispetto a noi, vuol dire calpestare i diritti di tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che, dai dati Istat, sono poveri anche se lavorano. Continueremo a dare battaglia in Parlamento, ma credo dovremmo raccogliere firme in tutto il Paese. Il 75% delle italiane e degli italiani è favorevole.
Così in merito ai ritardi del governo sul PNRR:
Il governo è in ritardo, è da nove mesi che parla di modifiche e da nove mesi non è in grado di presentarle al Parlamento e al Paese. Hanno già messo nero su bianco che la quarta rata, se arriverà, la vedremo nel 2024.
E sulla pace fiscale tanto spinta dal Vicepremier Matteo Salvini:
Noi abbiamo contato già 12 forme diverse di condono, purtroppo è un governo che strizza l’occhio a chi evade a danno dei contribuenti onesti, che pagano le tasse anche per chi non le paga.
Altrettanto battagliera, Schlein, sul cogente tema della giustizia. In merito al Ddl Nordio, ha detto:
Ci batteremo per modificarlo e mi auguro che accettino di discuterne. La montagna ha partorito un topolino, mi pare difficile che quel ddl possa risolvere le criticità del funzionamento della giustizia. La maggioranza fatica a trovare la quadra. Separazione delle carriere? Il governo ha aperto uno scontro istituzionale molto pericoloso con la magistratura. Penso ci siano rischi in un sistema come il nostro, perché dove esiste la separazione delle carriere è modulata diversamente l’obbligatorietà dell’azione penale, principio cardine dell’uguaglianza. Nell’incapacità di dare risposte sul piano economico e sociale, il governo si sceglie un nemico al giorno. Rave party, migranti, comunità Lgbtq, green deal.
Il dialogo con Conte
Se ne parla dal giorno zero della sua segreteria: il PD di Schlein ripristinerà l’asse giallorosso con l’M5s di Conte? La numero uno dem ha spiegato che:
A me ora interessa rilanciare il Pd. Dopo il congresso siamo impegnati a ricostruire una identità chiara, coerente e a ricostruire una credibilità della nostra proposta. Poi continuiamo a essere molto unitari e a cercare convergenze con le altre forze che sono interessate a costruire l’alternativa alla destra. Al salario minimo possono seguire le battaglie per la sanità pubblica e l’attuazione del Pnrr, occasione irripetibile per l’ammodernamento del Paese. Purtroppo rischiamo di perdere le risorse.
Questo mentre respinge categoricamente la narrazione di chi parla di un PD in fase di sgretolamento dopo che l’area riformista e cattolica – come si è visto dagli addii di andati Fioroni, Marcucci, Borghi, Chinnici, Cottarelli, D’Amato – ha manifestato di soffrire lo spostamento a sinistra del partito. Così Schlein:
A me sembra invece che il Pd, dalla Direzione nazionale, stia dando una bella dimostrazione di unità. Sulle campagne dell’estate militante, sanità, casa, lavoro, politiche industriali, clima, Pnrr e autonomia differenziata, il partito è unito e compatto. Rispetto le legittime scelte di riposizionamento di persone che fanno parte della classe dirigente, ma mi interessa soprattutto chi nel Pd sta arrivando».