La collaborazione fra Guardia di Finanza di Bologna e il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) ha permesso oggi l’arresto di tre persone accusate di associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Sono un albanese residente a Parma e due calabresi che erano fuggiti in Paraguay, facenti parte di una vasta rete di narcotraffico.

L’arresto delle tre persone a Parma e in Paraguay per narcotraffico

Operazione di polizia internazionale che va a colpire un traffico di stupefacenti internazionale. Ad essere colpiti sono un albanese residente a Parma e due uomini calabresi scappati in Paraguay. Il primo è agli arresti domiciliari, mentre gli altri due sono in attesa di estradizione in Spagna. Gli arresti sono scattati grazie alle analisi delle chat di Sky ECC, utilizzate dalle persone coinvolte per organizzare la vendita e il trasporto di cocaina e altre sostanze stupefacenti.

L’uomo albanese avrebbe più volte aiutato le altre persone che avevano organizzato quest’associazione a delinquere, proponendosi in più per il trasporto di cocaina. Sulla base delle analisi delle chat, è stato poi spiccato un mandato di cattura per i due uomini calabresi, in Paraguay da questo maggio dopo che le Forze dell’Ordine avevano sequestrato oltre 50 milioni di euro fra immobili, terreni automobili e partecipazioni bancarie.

Con la collaborazione dell’Unità del progetto “I-CAN” (“Interpol Cooperation Against `Ndrangheta”), i due calabresi sono stati espulsi dal Paraguay e portati in Spagna e a breve verranno portati in Italia. Questi due uomini farebbero parte, secondo le Forze dell’Ordine, della ‘ndrina “Staccu” di San Luca (Reggio Calabria), fuggita in Spagna nel 2018 e poi arrestata nel 2021. Si sarebbero trasferiti in Paraguay per coordinare il traffico di sostanze stupefacenti.

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