Con l’arrivo del caldo afoso, anche chi abita in condominio pensa bene di installare i condizionatori; spesso, però, non si ha spazio sul proprio balcone e allora ci si può chiedere se sia possibile installarli sulla terrazza o sul lastrico solare.

La terrazza condominiale oppure la facciata del palazzo sembrano essere gli unici spazi utili. Si può occupare un’area comune? La risposta, anche se potrebbe apparire scontata, in realtà non lo è affatto.

Sciogliamo ogni dubbio nel testo.

Condizionatori in condominio, dove si possono installare?

Quando non si ha spazio a sufficienza sul proprio balcone di casa per installare un condizionatore, l’unica soluzione auspicabile sembrerebbe quella di posizionarlo sulla terrazza condominiale o sul lastrico solare.

In condominio, ci sono alcuni beni e spazi che sono di proprietà comune. La terrazza, generalmente, è di proprietà del condominio e, quindi, di tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà. Essendo di tutti, ciascun condomino può farne uso, nel rispetto degli altri e in base alle proprie necessità.

Naturalmente, quando si utilizzano gli spazi comuni si devono rispettare i limiti e non si devono utilizzare gli spazi per finalità diverse né precludere agli altri condomini di farne parimenti utilizzo. In alcuni casi, la terrazza potrebbe anche essere di proprietà esclusiva di un singolo condomino.
Rispondiamo, quindi, alla domanda: si può installare un condizionatore sulla terrazza? La risposta è affermativa, ma solo nel caso in cui la terrazza sia di proprietà condominiale.

Ovviamente, non si deve pregiudicare il decoro architettonico della facciata, per esempio, nel caso in cui pendino fili o cavi. Tutti i condomini possono installare il condizionatore sulla terrazza condominiale così come sul lastrico solare, senza chiedere l’autorizzazione all’assemblea di condominio né, tantomeno, all’amministratore.

Anche se non bisogna richiedere nessuna autorizzazione, l’assemblea condominiale può sempre esprime il disaccordo, per esempio, nel caso in cui l’impianto possa provocare una lesione sulle facciate dell’edificio oppure lederne il decoro.

Bisogna anche considerare i rumori dell’impianto che, in alcuni casi, possono disturbare la quiete degli altri condomini. Per questo motivo, quando si acquista un condizionatore bisogna anche valutare un modello abbastanza silenzioso.

Va fatto anche un discorso sulle distanze minime che l’apparecchio deve rispettare. Il condizionatore non può essere fissato sulla parte inferiore del balcone del piano superiore a quello del vicino. Inoltre, bisogna anche rispettare una soglia minima di 1,5 metri, in quanto il condizionatore non può ledere spazio e distanze di vedute panoramiche.

Regolamento contrario, ecco cosa accade

In alcuni casi, però, potrebbero esserci impedimenti da parte del regolamento condominiale. Generalmente, sono molto più restrittivi i regolamenti contrattuali, ovvero quelli approvati all’unanimità dai condomini. In questi casi, potrebbero esserci norme che vietano l’utilizzo delle parti comuni per altri scopi, come l’installazione del condizionatore sulla terrazza o sul lastrico solare.

Un divieto di questo tipo non si potrebbe trovare, invece, nei regolamenti assembleari, ovvero quelli approvati dalla maggioranza dei condomini.
Tuttavia, bisogna sottolineare che non si può vietare ai condomini di installare un condizionatore sulla terrazza condominiale o sul lastrico solare quando l’appartamento è privo di balconi.

Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, ciascun condomino può servirsi delle parti comuni purché non ne alterino la destinazione d’uso e non impediscano agli altri condomini di farne parimenti utilizzo.

Ciò vuol dire che posizionare un impianto di condizionamento sul lastrico solare non esclude che lo stesso sia utilizzato ugualmente dagli altri condomini. Nello stesso tempo, l’installazione non altera nemmeno la destinazione d’uso del bene in questione. Bisogna anche considerare che utilizzando in questo modo lo spazio, ovvero per installare il condizionatore d’aria, si occupa solo una piccola parte dello stesso.

Leggi anche: Infiltrazioni d’acqua in condominio, in quali casi non paga l’assicurazione e Mediazione civile in condominio: come funziona con la riforma Cartabia