Superbonus, si apre la strada per le soluzioni relative alla cessione dei crediti dei contribuenti cosiddetti “esodati”, danneggiati dalla normativa che ha ristretto la circolazione dei bonus edilizi. Gli esodati non sono ancora riusciti a incassare, ad esempio, un credito d’imposta legato gli interventi edilizi sugli immobili. Dunque, chi ha fatto investimenti in ristrutturazioni non è riuscito ancora a rientrare delle spese effettuate per le difficoltà riscontrate nella circolazione dei bonus edilizi: l’ultimo decreto, il numero 11 del 2023, ha bloccato del tutto gli sconti in fattura e le cessioni dei bonus, relegando l’agevolazione alla sola detrazione fiscale.
Ulteriori dettagli si attendono anche per quanto riguarda la remissione in bonis, procedura che permetterà di cedere il credito d’imposta ancora fino alla fine di novembre prossimo. Per tutte le moratorie degli esodati del superbonus, il governo dovrebbe adottare delle nuove soluzioni: al momento, si hanno solo delle ipotesi mentre non si conosce la portata del provvedimento e quale sarà il veicolo normativo per le novità in arrivo.
Superbonus, in arrivo le soluzioni per la cessione dei crediti degli esodati: ecco quali sono le novità per la vendita dei bonus
In arrivo una moratoria per gli esodati del superbonus, rimasti danneggiati dalle novità della normativa relativa ai bonus edilizi per i lavori di ristrutturazione. Chi non sia riuscito a incassare il bonus, mediante lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta – dal momento che eventualmente non si ha la sufficiente capienza fiscale per la detrazione diretta – potrebbe ricevere delle risposte in merito alla possibilità di rientrare delle spese effettuate.
Al momento non si hanno notizie certe riguardo al provvedimento che dovrebbe arrivare già prima della pausa estiva. Ma il dossier al ministero dell’Economia e delle Finanze è aperto già da tempo. Sarà il tentativo di trovare una serie di soluzioni a una normativa che, di fatto, non permette da tempo ai contribuenti di poter chiudere le pratiche legate alle ristrutturazioni. Tra le soluzioni ipotizzate, c’è la possibilità che vengano bloccati i pignoramenti e le azioni civili per i contribuenti che non siano riusciti a vendere il proprio bonus. Questa ipotesi potrebbe riguardare anche i liberi professionisti e le imprese.
Superbonus soluzioni cessione crediti: ecco quelle in arrivo per vendere i bonus
Legata alla prima ipotesi, potrebbe trovare strada nel nuovo provvedimento anche la cancellazione delle segnalazioni alla centrale dei rischi per i contribuenti non adempienti. Si tratterebbe di concedere una possibilità di cancellazione del proprio nominativo per gli inadempimenti legati a ipotesi di mancata liquidazione dei bonus edilizi, proprio per le difficoltà di arrivare alla cessione dei crediti d’imposta.
Sulla remissione in bonis dovrebbero trovare applicazione lo sconto relativo alla sanzione maturata. Attualmente, la norma prevede che la sanzione di 250 euro venga applicata a ogni tipologia di intervento edilizio. Ciò significa che uno stesso contribuente, che abbia effettuato lavori rientranti in differenti bonus, dovrà pagare 250 euro per ogni intervento nel caso in cui dovesse trovare un acquirente del superbonus o del bonus entro la fine di novembre prossimo. Un lavoro articolato che comprenda una varietà di agevolazioni fiscali, potrebbe veder moltiplicare, dunque, l’importo della sanzione. Le novità in arrivo potrebbe far capo al singolo contribuente, il quale sarebbe chiamato al pagamento di un’unica sanzione per gli interventi effettuati sul proprio immobile.
Bonus edilizi, si attende la riapertura di Poste Italiane nell’acquisto dei crediti
Qualche apertura, in merito al superbonus, potrebbe arrivare inoltre sule società partecipate dalle Regioni. In questo caso, la norma dovrebbe chiarire se questi enti rientrino o meno nel divieto di acquisto dei crediti d’imposta, come previsto dal decreto di blocco numero 11 del 17 febbraio 2023. Un nuovo incontro al ministero dell’Economia è previsto per lunedì prossimo, 24 luglio.
Tra le novità attese in chiave di riapertura del mercato della vendita dei bonus, c’è quella della riapertura di Poste Italiane, uno dei maggiori vettori che, di fatto, è rimasto ancora fermo nelle operazione di compravendita dei crediti.