Sono ancora Odessa e Kiev i bersagli privilegiati dei bombardamenti russi: nel corso della notte nelle due importanti città dell’Ucraina si sono udite forti esplosioni. Alcuni droni di Mosca hanno sorvolato i cieli della capitale, azionando la difesa aerea, che non si è lasciata cogliere impreparata. Con una rapida azione di difesa, Kiev si è infatti liberata dei droni di Mosca.
Una risposta simile si è registrata anche ad Odessa, investita dagli sciami di droni russi già da due giorni. Anche nella città costiera del sud del Paese la difesa aerea ha reso possibile sbarazzarsi della minaccia prima che potesse creare danni ad oggetti o persone.
I rumori delle esplosioni generate dallo scontro tra la contraerea ucraina e i droni nemici si sono uditi risuonare in città, per lunghe ore, come ha riportato il sindaco di Kiev Vitali Klitschko.
Ucraina, esplosioni in varie città: Kiev, Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia e Chornomorsk
L’ennesimo tentativo russo rivolto contro Kiev e Odessa non è andato a buon fine, dunque. Il capo dell’amministrazione militare della Capitale fa sapere che «la difesa aerea ha individuato e distrutto tutti i droni nemici» ed è stato dunque possibile evitare danni ai cittadini o alle infrastrutture.
Ma sotto la morsa delle esplosioni di Mosca, non si trovano sono Odessa e Kiev: sempre durante la notte, potenti deflagrazioni si sono udite anche a Kharkiv, Zaporizhzhia e Chornomorsk. La notizia è stata trasmessa dai media locali, che per il momento non parlano di morti o feriti.
Russia, chiusa una strada tra ponte di Crimea e Sebastopoli causa incendio
Un potente incendio ha colpito il distretto Kirovsky, interrompendo il flusso di traffico lungo l’importante autostrada Tavrida, che collega il ponte di Crimea della città portuale di Kerch, nel Mar d’Azov, con Sebastopoli. Le autorità russe, come riferito dall’agenzia Tass, hanno annunciato la chiusura temporanea dell’arteria stradale.
Il leader locale Sergey Aksyonov ha informato tramite il suo canale Telegram che «a breve verrà pubblicato un percorso alternativo per il traffico automobilistico», senza però fornire specifiche informazioni sulla natura e l’origine dell’incendio.
La Russia dice “no” all’accordo sul grano, Meloni: “Offesa all’umanità”
Mentre la guerra continua, prosegue anche la diplomazia internazionale. O meglio, la diplomazia internazionale si arena sui soliti scogli, mettendo a serio rischio fame molte popolazioni: questo è quanto accaduto dopo il “no” del Cremlino alla proroga dell’accordo sul grano.
Nelle ore successive alla comunicazione della decisone del Governo Putin, leader da tutto il mondo hanno variamente biasimato la discutibile presa di posizione. Oggi, anche Giorgia Meloni, Presidente italiana, si è espressa sull’argomento, definendo la scelta di Mosca di «usare il grano come arma» come «un’offesa all’umanità».