Troppo poco tempo per processare l’ex presidente degli Usa, Donald Trump, sul caso dei documenti top secret. Il giudice Aileen Cannon ha segnalato ai pubblici ministeri che probabilmente ritarderà l’inizio del processo oltre la data di metà dicembre.
Il giudice Cannon si è detto scettica sulle argomentazioni presentate dagli avvocati del tycoon, secondo cui Trump non avrebbe ottenuto un giusto processo. A darne notizia è la Cnn.
Durante un’udienza presso il tribunale federale a Fort Pierce, in Florida, il giudice ha detto ai pubblici ministeri che la tempistica da loro proposta è “compressa”, spiegando che in casi come questo serve più tempo.
Il quando posticipare il giudizio ancora è da decidere, probabilmente dopo metà dicembre. Ma il giudice ha sottolineato che prenderà “prontamente” una decisione in merito. Cannon ha poi sollecitato i legali dell’ex presidente a impegnarsi per rispettare una tempistica per almeno alcune delle fasi del processo preliminare.
Il caso sui documenti portati a Mar-a-Lago da Trump
Il caso è esploso nel 2021 quando Trump – a fine mandato ormai – aveva preso diversi documenti segreti e li aveva portati nella sua lussuosissima casa Mar-a-Lago. Tra le carte portate via c’erano lettere che Trump si era scambiato con il dittatore nord coreano Kim Jong Un, oltre a diversi rapporti personali su altri leader internazionali. Secondo il Presidential Record Act appartengono allo Stato i documenti, invece, dovevano essere consegnati ai National Archives.