Aumenti stipendi Pa, dopo quello della scuola che è stato firmato nei giorni scorsi all’Aran per il triennio 2019-2021, si pensa già ai rinnovi del triennio successivo, quello del 2022-2024 per il quale le trattative partono già con estremo ritardo. Molte delle novità saranno chiarite nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) del prossimo autunno, prima dell’adozione della legge di Bilancio 2024, all’interno della quale saranno stanziate le prime risorse per il rinnovo.
Intanto, i lavoratori della pubblica amministrazione percepiscono già l’indennità di vacanza contrattuale nei cedolini di busta paga dallo scorso mese di aprile proprio per i ritardi nell’adozione del nuovo contratto. Infine, c’è ancora un contratto che potrebbe arrivare al rinnovo del precedente triennio: è quello dei medici, ovvero del personale dirigente della Sanità.
Aumenti stipendi Pa, docenti e Ata delle scuola: quanto in più in busta paga?
È tempo di rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione del triennio in corso, il 2022-2024, con i relativi aumenti degli stipendi per i dipendenti del pubblico impiego, mentre vanno chiudendosi le intese all’Aran per il precedente triennio, 2019-2021. Nei giorni scorsi, all’Agenzia che mantiene i rapporti con i sindacati per conto del governo, è stato rinnovato il contratto dei docenti, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), dei dirigenti scolastici Dsga e dei dipendenti dell’Afam e delle università, a eccezione dei professori.
Per gli insegnanti della scuola, su un totale di 928.001 occupati, gli aumenti medi degli stipendi per il 2019-2021 si attestano a 124 euro, da moltiplicare per 13 mensilità all’anno. Per il personale amministrativo delle scuola (Ata), in tutto 211.765 dipendenti, l’aumento medio mensile lordo si ferma a 97 euro, mentre per i dirigenti Dsga delle scuole, 5.791 in tutto, le buste paga saliranno di 190 euro medi mensili. In totale, per 1.145.557 occupati della scuola, l’incremento medio mensile è stato di 119 euro al mese per tredici mensilità.
Aumenti stipendi Pa, tocca ai nuovi rinnovi 2022-2024 con buste paga più alte e fino a 32 mld di risorse
Incombe, in ogni modo, il nuovo rinnovo dei contratti dei dipendenti della Pubblica amministrazione (scuola, ministeri, enti pubblici economici, infermieri e operatori socio-sanitari, dipendenti delle agenzie fiscali, ecc.) per il triennio 2022-2024, con i relativi aumenti degli stipendi che dovranno tener conto della forte inflazione che si è registrata nel 2022 e che si propagherà ancora per almeno tutto il 2023.
Proprio l’inflazione, come per le pensioni, è il grande punto interrogativo sulle risorse da stanziare e sulle capacità di spesa da parte del governo, già a partire dalla prossima legge di Bilancio. Conti alla mano, servirebbero fino a 32 miliardi di euro per la copertura delle spesa per il rinnovo dei contratti statali adeguati all’inflazione osservata nel triennio. Ma si tratta di una cifra che, come ovvio, rappresenta un onere insostenibile per i conti pubblici.
Contratti statali 2022-2024, ultime novità
Le capacità di copertura del governo saranno messe alla prova già con la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) del prossimo mese di settembre e con le risorse da stanziare nella legge di Bilancio 2024. Il dato sulle risorse potrebbe essere allarmante se confrontato con i pochissimi miliardi stanziati nelle ultime leggi di Bilancio degli scorsi anni. Nella previsione che si registra nel Documento di economia e finanza, la spesa per gli stipendi della Pubblica amministrazione dovrebbe scendere nel prossimo anno di tre miliardi di euro, passando dai 189,2 miliardi di euro del 2023 ai 186,2 miliardi di euro del 2024.
Ciò dipende dagli arretrati già versati negli ultimi anni per il ritardato rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione del triennio 2019-2021, passaggio che non avverrà nel 2024. Tuttavia, la sfida del prossimo rinnovo è ardua, come ha sottolineato lo stesso ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, che nei prossimi giorni incontrerà il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per tracciare le basi del nuovo contratto.