L’estrema destra colpisce ancora a Verona, questa volta alcuni attivisti si sono introdotti alla Festa del Rosso ed hanno aggredito tre persone a colpi di bastone. Sui social la violenza è stata condannata e cinque aggressori sono stati fermati dalle forze dell’ordine.

Le violenze dell’estrema destra a Verona: cinque fermi

Bastonate e petardi durante un evento culturale. Queste le azioni di ieri sera di un gruppo di estremisti di destra a Verona, autori di un blitz alla “Festa del Rosso“. Poco prima della mezzanotte era arrivata una segnalazione alla questura nella quale si rendeva noto che un gruppo di persone non identificate aveva lanciato un petardo durante l’evento. Non passa nemmeno un quarto d’ora che un gruppo di aggressori si è lanciato contro i presenti aggredendoli con dei bastoni. Poco dopo il gruppetto si è dato alla fuga in macchina.

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Cinque identificati

Grazie al monitoraggio del territorio e grazie a dei filmati la polizia ha identificato i responsabili. Emerge che i cinque estremisti non sono nuovi a questo genere di fatti: alcuni di loro erano già coinvolti nelle aggressioni ai danni dei tifosi del Marocco durante i festeggiamenti a dicembre per il passaggio del turno al Mondiale.

La testimonianza di chi ha vissuto l’aggressione dell’estrema destra

Il segretario di Rifondazione Comunista Fiorenzo Fasoli era presente a mezzanotte quando è avvenuta l’aggressione e racconta a TAG24 cosa è successo: “Ero lì, a mezzanotte quando è arrivato un petardo” dice “Ci siamo allertati e abbiamo monitorato la situazione, meno di dieci minuti sono giunte delle persone mascherate, lanciando sassi e noi ci siamo precipitati a fermarli. Dopo sono scappati via“. Fasoli inoltre racconta a TAG24.it: “Quando è stato sentito il botto ho chiamato la polizia perché un fatto analogo è avvenuto il giorno prima“. Ecco il comunicato diffuso da Rifondazione Comunista Verona:

Alla Festa in Rosso ogni giorno una provocazione in crescendo.

A Quinzano, nell’area verde vicino alle piscine Santini, da giovedì 13 si sta svolgendo la Festa in Rosso Festa di Rifondazione Comunista.
Tutto si svolge nella massima regolarità fin circa verso mezzanotte, quando incominciano le provocazioni con un chiaro crescendo di toni.
In breve i fatti.
La sera di venerdì 14, a festa ormai conclusa, un gruppo di giovani cerca di superare il cancello di via Villa già chiuso e la pronta risposta del nostro gruppo incaricato della sorveglianza notturna, fa desistere i malintenzionati che abbandonano il campo impossessandosi, però, di una bandiera prima issata sul cancello.
Nella notte tra sabato 15 e domenica 16, un petardo cade a poca distanza da uno stand con un botto ed una vampata di fuoco per fortuna senza ulteriori danni.
Le forze dell’ordine nella mattinata di domenica intervengono per recuperare il relitto.
Domenica sera, sempre verso mezzanotte, appena fuori dal recinto prima scoppia un grosso e rumoroso petardo e poi da una macchina bianca che si era fatta notare per i ripetuti passaggi davanti alla festa, vengono lanciate due bottigliette di vetro contro l’ingresso di via Bresciani. Inoltre, alcuni nostri manifesti affissi sulla recinzione della festa risultano mancanti e quelli vicino alla rotonda di Quinzano imbrattati da vernice nera. Al loro fianco, compare una scritta con simbolo inequivocabile.
Fatta intervenire la polizia oltre a denunciare i fatti, chi aveva notato l’anomalo comportamento dell’auto bianca, era nella condizione di segnalarne anche il numero della targa.
Questa notte, sempre verso mezzanotte, prima viene lanciato un botto all’interno della festa e, dopo alcuni minuti, un gruppo di cinque o sei individui, con volto mascherato, ma armato di bastoni cerca di entrare nella festa. Ne nasce un immediato parapiglia con il nostro servizio d’ordine ed il gruppo è costretto alla ritirata tentando di dileguarsi nelle vie del quartiere.
I segni del confronto rimangono evidenti a terra e, qualcuno di noi, lamenta anche qualche escoriazione e qualche colpo subito.
Le forze dell’ordine, visto il ripetersi di fatti analoghi, già allertate dopo lo scoppio del petardo sono intervenute riuscendo ad intercettare il gruppo aggressore ancora nelle vicinanze.
Per fortuna sono fatti che, almeno fino ad ora, non hanno condizionato lo svolgimento della festa che procede regolarmente come previsto dal programma.
Certo che il ripetersi di eventi simili con la chiara connotazione politica di aggressione fascista, non può passare inosservato.
Segnaliamo i fatti con ferma determinazione a non lasciarci condizionare e respingendo ogni provocazione.
Dopo un paio di giorni di pausa, come previsto, giovedì 20 riprenderemo la nostra manifestazione ed invitiamo quanti condividono con noi che comportamenti del genere non possano essere accettati, a venirci a trovare.
Ci auguriamo dalle forze dell’ordine, ormai in possesso di rilevanti elementi di conoscenza degli eventi, un atteggiamento adeguato alla situazione.

per Rifondazione Comunista
Fiorenzo Fasoli
presente ai fatti

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Verona

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