Il ministro per gli per gli Affari europei, le politiche di coesione, il Pnrr e il Sud, Raffele Fitto, si dice soddisfatto del lavoro che il governo sta facendo di concerto con le Regioni per l’attuazione dei fondi del Next Generation Eu.
Domani cabina di regia Pnrr con i sindacati, Fitto in Aula l’1 agosto
Il ministro Fitto ha fatto un punto sullo stato dell’arte del Pnrr arrivando all’assemblea annuale di Coldiretti.
“Con le Regioni stiamo lavorando bene: abbiamo avuto una riunione in conferenza Stato-Regioni e abbiamo definito con loro un percorso che si sta sviluppando bene. Abbiamo tavoli al ministero dove stiamo verificando lo state dell’arte del fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. L’allineamento tra coesione e Pnrr è un’opportunità e il dialogo è molto positivo con le regioni”, ha detto Fitto.
Poco dopo, alle ore 15.00, a Palazzo Chigi è iniziato il terzo e ultimo tavolo settoriale della cabina di regia sul Pnrr, voluta proprio dal ministro. Domani si chiude il cerchio con l’incontro dei sindacati. Si parte alle 10 con Confapi, Confimi, Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione mentre alle 11 sarà la volta di Alleanze Cooperative, Unicoop, Confartigianato, Cna e Casartigiani. Si termina alle 12 con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Cisal e Usb.
Intanto dai Palazzi arriva la notizia che aspettavano le opposizioni. Il primo agosto il ministro Fitto riferirà in Aula, sia alla Camera che al Senato, sull’attuazione del Pnrr. Ma per il vicecapogruppo a Montecitorio del Movimento Cinque Stelle, Agostino Santillo, non è sufficiente. I pentastellati vogliono che anche Giorgia Meloni ci metta la faccia.
“Quello del governo sul Pnrr sta assumendo i contorni di un vero e proprio ‘epic fail’: la quarta rata è a rischio e la terza, se arriverà, lo farà dopo un filotto di pasticci e ritardi collezionati per manifesta incapacità dal governo. Il quadro ormai è troppo grave per andare avanti così: la premier Meloni sul Piano deve iniziare a metterci la faccia. Per tale motivo oggi ho chiesto in conferenza dei capigruppo che venga lei e non Fitto per le comunicazioni del prossimo 1 agosto che precederanno il voto della risoluzione. Stiamo rischiando di buttare all’aria un’opportunità storica a causa degli impacci e dei tentennamenti della premier e dei suoi ministri”, ha scritto Santillo in una nota.